Come un pugile ormai alle corde, consapevole di aver ormai perso il match, il buon Antoniotti lancia strali a go go contro l’opposizione che, in termini ironici ma non sprezzanti, ha stigmatizzato l’atteggiamento supplichevole dallo stesso tenuto nei confronti di altri soggetti istituzionali, ogni qualvolta si e’ trattato di problematiche di carattere generale.
Ribadiamo che non e’ dignitoso per un sindaco e per il sindaco della citta’ di Rossano elemosinare e chiedere cortesie ad altri: il sindaco ha l’obbligo e il diritto di pretendere autorevolmente tutti gli incontri che ritiene necessari e piu’ opportuni per addivenire a soluzioni positive per la sua citta’, non andare con il cappello in mano e chiedere ad altri soggetti di intercedere con terzi.
Sprezzanti e anche prive di senso sono, invece, le divagazioni del sindaco sulla presunta incapacita’ della opposizione consiliare. L’opposizione, in questi anni, e’ stata attenta a non speculare ed anzi ha dato una buona mano per la risoluzione di problematiche importanti. Il torpore e’ uno stato psicofisico lontano dall’opposizione, sia per motivi professionali, sia per questioni politiche: prova ne sono tutti i consigli comunali su tematiche di interesse generali sempre celebrati con gli interventi circostanziati da parte dei consiglieri di opposizione, che per la verita’ devono faticare a portare negli argomenti gli interventi preconfezionati di buona parte della maggioranza, che imbibita di quel “cameratismo” di cui parla Antoniotti, spesso devia da quella che dovrebbe essere una discussione propositiva ed attinente agli argomenti trattati.
Fa specie ed e’ grave che possa parlare di incapacita’, ripetendo i soliti ritornelli stonati, il sindaco Antoniotti che e’ perlomeno corresponabile dello sfacelo e del degrado in cui e’ caduta la nostra citta’ e l’intero territorio. Dopo aver raggiunto il traguardo dell’area urbana nel corso della precedente consiliatura a guida centrosinistra (altro che incapacita’), dopo aver ottenuto enormi e gli unici finanziamenti oggi in itinere (quelli dei Pisu), Rossano con l’avvento di questo sindaco ha perso quasi tutto: Ospedale, Tribunale, trasporti, e, come se non bastasse, langue in un isolamento quasi totale per l’incapacita’ di questa amministrazione di relazionarsi con il territorio. I due sindaci delle maggiori citta’ della provincia cosentina non riescono a dialogare, parlano lingue incomprensibili: non si riesce ad esempio a capire perche’ il sindaco Geraci non ponga all’ordine del giorno la questione della fusione dei due comuni, oppure perche’ Antoniotti non riesca a convocare un incontro con il Commissario ad acta per la sanita’, facendo da portavoce per il territorio. In compenso, pero’, promozioni, aumenti di carriera, investimenti sulla formazione (e che formazione) di (poco) personale e tutto cio’ in concomitanza con le dimissioni di un Consigliere gia’ di maggioranza, storico alleato di Antoniotti & c, il quale denuncia gravi illegittimita’ nell’adozione di atti amministrativi, pure avallati dalla politica.
E mentre Antoniotti subisce, ascolta, si lamenta e pietisce aiuti ora da questo ora da quello, la nave va alla deriva senza un nocchiero che raddrizzi la rotta.
Per le questioni fondamentali della citta’, e quelle sopra menzionate lo sono, i consiglieri di opposizione hanno sempre offerto collaborazione piena al sindaco e alla sua maggioranza e collaborazione piena continuano ad offire perche’, a differanza del sindaco, non sono politici di professione e dunque non forzatamente devono occupare poltrone, ma, anzi, dedicano parte del loro tempo al bene della citta’. i consiglieri di opposizione, sindaco, amano e rispettano la citta’, piu’ di quanto lei possa pensare e soprattutto di quanto lei abbia dimostrato di amare.
Ermanno Marino Leonardo Trento