“Buona parte delle associazioni coriglianesi, se non tutte, che fanno parte del Comitato delle 100 pro fusione Corigliano-Rossano, non sono d’accordo con la posizione assunta negli ultimi tempi dalle associazioni di Rossano e da Amerigo Minnicelli”. Chiara, precisa e dirompente è la posizione di Natale Falsetta, presidente del Cotaj (consorzio operatori turistici alto Jonio), e componente di altre associazioni coriglianesi che dal gennaio 2014 hanno sposato il progetto della fusione tra queste due grandi città della piana di Sibari.

“Ho deciso di intervenire in maniera chiara e senza giri di parole sull’argomento – afferma Falsetta – perché è giusto che i cittadini e le istituzioni interessate capiscano in maniera precisa il nostro pensiero in merito, anche perché da un po’ di tempo a questa parte le associazioni di Rossano che hanno in Amerigo Minnicelli una sorta di loro portavoce, hanno assunto posizioni autonome senza confrontarsi con noi di Corigliano, per ciò che concerne la metodologia da portare avanti. Mi sono accorto – prosegue il presidente del Cotaj – che in questi ultimi giorni i toni del dibattito, anche a livello istituzionale, mi sono sembrati abbastanza sopra le righe, soprattutto da Rossano, il che non può che deporre male in prospettiva futura. Per sgomberare il campo da ogni equivoco – prosegue  Natale Falsetta – affermo che noi associazioni di Corigliano condividiamo in pieno la posizione assunta fin qui dall’amministrazione Geraci e dal Consiglio comunale.  In quanto il processo di fusione, per così come più volte ribadito dal sindaco  è innanzitutto culturale e di contenuti. E’ un qualcosa, secondo noi, che va aldilà di una semplice rincorsa a qualche ipotetico finanziamento in più, così come ancora si sente ripetere da parte di qualcuno. La fusione è un momento serio, ponderato e fatto proprio da parte di due grandi e storiche comunità, ed è per questo che  esige la massima condivisione dal basso. Esige analisi e verifiche a più livelli. Ed esige massima chiarezza su tutto, ecco perché riteniamo indispensabile che il consenso o il dissenso referendario non può essere dato senza che le popolazioni interessate abbiano una adeguata informazione. Ecco perché condividiamo – afferma ancora Falsetta –  la posizione dell’amministrazione e del consiglio comunale i quali sin dal gennaio scorso hanno preteso che si entri nel merito. Ecco perché insistiamo nel dire che un momento così importante per queste due comunità vada approfondito e valutato nella maniera dovuta, da qui l’esigenza, come già detto da altri, di sentire le associazioni interessate nonché di effettuare uno studio di fattibilità serio, da parte di chi ne ha le competenze, per capire realmente a cosa andiamo incontro e come immaginiamo l’organizzazione del comune unico e quali i vantaggi reali. Ma accanto a ciò – conclude Natale Falsetta – ritengo che sia da prendere nella dovuta considerazione anche la proposta lanciata da Antonio Gioiello e Francesco Sommario, di dare vita ad un’area vasta che tenga conto anche del territorio di Cassano. Corigliano è il cuore produttivo e la locomotiva economica della Sibaritide, da qui la necessità anche di coinvolgere una città importante e storica come Cassano, per pensare in maniera seria e concreta di dare vita alla città di Sibari”.

Giacinto De Pasquale