Antoniotti chiede udienza al Prefetto: incontro domani ore 12
Vertenza precari comunali, il sindaco Antoniotti chiede un incontro urgente al Prefetto di Cosenza. Il Governo Renzi ritratta le promesse assunte lo scorso dicembre 2014 con gli operatori appartenenti al bacino ex Lsu-Lpu che, già a partire dal prossimo mese di agosto, potrebbero rimanere senza spettanze. Diversi comuni calabresi, tra i quali Rossano, che fonda buona parte della sua forza lavoro sulle prestazioni di questi collaboratori, rischino la paralisi totale Antoniotti: Ennesima situazione paradossale. Non si possono disattendere gli impegni presi.
Stamani (lunedì 20 luglio) il Primo cittadino ha scritto al Prefetto Gianfranco Tomao per chiedere, a nome e per conto anche di tanti comuni della provincia di Cosenza che inglobano un gran numero di ex lavoratori socialmente utili e della pubblica utilità, un incontro urgente così da poter avviare un confronto con il Governo e giungere ad una rapida soluzione della questione. Incontro che lo stesso Prefetto ha convocato per domani, Martedì 21 Luglio 2015, alle ore 12.00 a Cosenza.
Ci troviamo di fronte all’ennesima situazione paradossale. La Regione Calabria – afferma il Sindaco – sta trasferendo ai comuni i fondi necessari al pagamento delle spettanze salariali dei lavori contrattualizzati a seguito delle procedure di legge, ma questi soldi rischiano di non poter essere utilizzati per il loro scopo. Il motivo di questa scelleratezza è da ricercarsi nell’ormai cronica scelta cervellotica del Governo Renzi che ha praticamente fatto dietrofront rispetto agli impegni assunti lo scorso dicembre con questi lavoratori. Il risultato? Che circa 5mila precari, tra i quali i 150 in forza al Comune di Rossano, sono in procinto di non poter più ricevere i propri stipendi. Così si mettono sul lastrico le famiglie, oltre che si rischia di paralizzare l’intero apparato dei servizi degli enti locali.
Una vergogna inaudita e senza precedenti! È palese – aggiunge il Primo cittadino – che sia il Primo Ministro che il Governo, sono lontani anni luce da quelle che sono le esigenze dei cittadini italiani. Non ne conoscono le esigenze e le difficoltà. Non c’è altra spiegazione se si stanziano i soldi senza approvare il provvedimento legislativo che, di fatto, darebbe l’ok al pagamento di queste spettanze. Incapacità o malafede? La speranza è ci possa essere a breve un ravvedimento, dando mandato ai comuni di poter pagare le dovute spettanze ai lavoratori. Nel frattempo, così come nei giorni scorsi hanno fatto i colleghi sindaci del territorio reggino, sosteniamo la battaglia dei nostri precari impegnandoci a fare il possibile – conclude Antoniotti – affinché tale incresciosa situazione possa risolversi positivamente e nelle prossime ore.
Il Governo, nei giorni scorsi, ha stralciato l’Art.8 della Legge 101/2013, attraverso il quale venivano parificati, a quelli nazionali, i finanziamenti regionali destinati alla stabilizzazione dei lavoratori appartenenti all’ex bacino LSU/LPU. Ciò determina l’impossibilità per i Comuni, che hanno contrattualizzato tali lavoratori, di poter utilizzare i fondi regionali per il pagamento delle spettanze stipendiali, già a partire dal prossimo mese. E tale situazione, come ovvio, potrebbe determinare, nell’immediato, gravissimi disservizi ed una situazione di condivisibile agitazione da parte degli stessi lavoratori.