E’ comparso innanzi al GIP per rendere l’interrogatorio di garanzia il sessantenne G.C., dipendente comunale, difeso di fiducia dall’Avv. Francesco Nicoletti. L’indagato negli scorsi giorni era stato destinatario di una misura cautelare degli arresti domiciliari in quanto ritenuto responsabile di un tentativo di violenza sessuale commesso nei confronti di una diciottenne rumena, badante della madre novantenne.
La giovane denunciava ai carabinieri di Rossano che il sessantenne con violenza fisica, tramite azioni rapide ed insidiose, sorprendendola alle spalle, bloccandola e baciandola sul collo contro la sua volontà, per poi afferrarla con forza e trascinarla nella sua camera da letto, la costringeva a subire atti sessuali segnatamente consistiti in palpeggiamenti nelle parti intime, chiudendole la bocca con una mano per impedirle di gridare e chiedere aiuto. L’azione criminosa veniva poi interrotta. Per come emerso dalle indagini l’uomo aveva un certo interesse per la ragazza atteso il rinvenimento e sequestro di alcuni messaggi di facebook ritenuti dal GIP dal contenuto “inequivoco”. Venivano denunciati, dunque,
una serie di palpeggiamenti, spintoni, atti di forza e costrizioni fisiche culminati poi con la minaccia dell’uomo di non riferire nulla di quanto accaduto.
Ritornata a casa della madre, scossa e turbata per l’accaduto, la giovane si sentiva male e sveniva in terra priva di sensi così da necessitare dell’intervento dell’ambulanza. Sulla scorta della denuncia fatta dalla vittima, confermata da altre due persone e dai messaggi facebook il GIP applicava al G.C. la misura degli arresti domiciliari su richiesta della Procura della Repubblica che richiedeva la misura del carcere ovvero in subordine quella degli arresti domiciliari. All’esito dell’interrogatorio garanzia, in accoglimento della richiesta avanzata dall’Avv. Francesco Nicoletti, il GIP presso il Tribunale di Castrovillari, sulla scorta di emergenze difensive, ha revocato gli arresti domiciliari all’indagato al quale residua un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Giacinto De Pasquale