Rientreranno già in giornata nelle loro abitazioni una parte consistente delle 500 persone evacuate ieri dalle loro abitazioni a Rossano dopo il nubifragio che ha provocato allagamenti dei piani bassi delle case e delle strade. A riferirlo sono stati il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e il sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti dopo un primo incontro tenuto nella sede del Com (Centro operativo misto) allestito allo stadio, per fare il punto della situazione.
Nei casi ritenuti più a rischio nei prossimi giorni saranno fatti sopralluoghi per verificare la staticità degli edifici. Da un primo sommario controllo, comunque, non sarebbero emerse situazioni particolari. I militari dell’Esercito, insieme alla Protezione civile, hanno lavorato per tutta la notte per rimuovere il grosso dei detriti trascinati dal nubifragio che ha colpito Rossano. Sul posto stanno operando i bersaglieri del Primo Reggimento di Cosenza ed i guastatori del XXI Genio di Caserta. E’ stato chiuso l’argine destro del torrente Citrea, la cui rottura ieri ha provocato l’esondazione che ha causato il grosso dei danni a Rossano. La falla è stata chiusa con grossi blocchi di cemento e cumuli di terra. Rispetto a ieri la portata del torrente è scesa notevolmente. Le zone alluvionate di Rossano sono state pattugliate per tutta la notte dalle forze dell’ordine per evitare il verificarsi di episodi di sciacallaggio. Pattuglie di carabinieri, polizia e Guardia di finanza hanno girato per le strade con particolare attenzione a quelle più colpite dal maltempo. Frattanto si lavora senza sosta per ripristinare i luoghi devastati dal nubifragio. Ancora allagati alcuni garage di viale Margherita. Macchine intrappolate tra fango e acqua, i vigili del fuoco a lavoro per cercare di liberarle. Drammatica la situazione anche nella zona Celadi. Muri crollati, reti contenitive sradicate, allagamenti e cedimento dell’asfalto stradale della SS 192 che collega lo scalo alla contrada di Santa Marie delle Grazie e al centro storico.
Giacinto De Pasquale