Mancano all’appello 15 mln per eliminare il pericolo residuo
Ammonterebbe a 3,9 milioni di euro – cifra, questa, emersa da un’indiscrezione di stampa non smentita né confermata – il calcolo delle urgenze, stabilito nel corso dell’ultimo CdM di ieri (giovedì, 27 agosto). I fondi dovrebbero essere gestiti da un commissario ad acta. Il quale, a sua volta, li ridistribuirebbe, in base alle esigenze, ai Comuni colpiti dal nubifragio. Ma tale fondo, se confermato nella sua consistenza, per cosa è stato stanziato?
Serve a tamponare le somme urgenze per poi elargire una seconda e più consistente trance, oppure è il finanziamento unico che il Governo intende concedere al territorio per i danni dell’alluvione? Sono, questi, alcuni interrogativi posti dal sindaco Giuseppe Antoniotti, preoccupato all’esito del CdM che ha decretato lo Stato di Emergenza per le aree alluvionate di Rossano e Corigliano calabro. Certo – dichiara il sindaco Giuseppe Antoniotti – non posso dire di essere sereno. Aspetto conferme da Roma e la pubblicazione dell’apposito Decreto Ministeriale, ma fonti attendibili mi confermano che l’unica somma stanziata dal Governo ammonta a poco meno di 4 milioni di euro. Un’inezia, se si considerano gli ingenti danni che l’alluvione del 12 agosto scorso ha arrecato al territorio. Tra l’altro, questa cifra, sarà suddivisa, in forme diverse, tra tutti gli Enti che sono intervenuti nell’emergenza. In buona sostanza – aggiunge il Primo cittadino – credo che con questi soldi, al momento, riusciremmo solo a tamponare le somme urgenze, già messe in opera. E non nascondo profonda preoccupazione per il prossimo futuro, considerati anche i precedenti riscontrati in altre parti d’Italia e soprattutto in zone del Meridione che hanno subito simili calamità. Abbiamo buona parte del Centro storico, delle contrade e delle località marine da ricostruire e mettere in sicurezza. Il nubifragio ha fatto crollare strade, ha isolato abitati, ha provocato frane che minacciano ancora la Città alta, ha compromesso l’efficienza, già di per sé precaria, di numerosi servizi pubblici, oltre ad aver messo in ginocchio numerose famiglie rossanesi e l’intero comparto agricolo. Ecco perché – prosegue Antoniotti -, sperando che questo primo stanziamento economico possa rappresentare solo un sostegno per tamponare le somme urgenze, tutta la classe politica calabrese deve essere solerte a spronare il Governo Renzi affinché, prima della fine dell’estate, stanzi i soldi per gli interventi destinati all’eliminazione del pericolo residuo. Che c’è, è reale ed è gravemente preoccupante. Mi riferisco a tutte quelle opere che servono a mettere in sicurezza i cittadini da una nuova ondata di maltempo. Se così non dovesse essere il Governo sarà direttamente responsabile della condizione di precarietà in cui versa la Città. I circa 2,5milioni di euro, – ricorda e scandisce il Sindaco – già impegnati per le somme urgenze, sono serviti a rimuovere i detriti dell’alluvione. All’appello mancano, a conti fatti, circa 15 milioni di euro che servono, invece, a mettere in sicurezza ponti, strade e tutto il sistema idraulico comunale che, allo stato attuale e andando incontro all’inverno, rischiano di provocare danni ancora più gravi e irrimediabili rispetto a quelli registratisi il 12 agosto scoro. Nel frattempo, faccio appello alla Regione Calabria ed in particolare al Governatore Oliverio, che è rimasto vicino in modo operativo alla comunità rossanese nelle ore e nei giorni post alluvione, affinché pianifichi un programma straordinario per Rossano e per la Bassa Sibaritide mirato al recupero e alla messa in sicurezza delle diverse criticità presenti sul territorio e alla realizzazione di nuove opere destinate a prevenire il dissesto idrogeologico. Ma non possiamo perdere tempo. Oggi più che mai abbiamo bisogno di pragmatismo e concretezza. Rossano – conclude Antoniotti – ha già avviato con coraggio un percorso di ripresa, visibile in ogni angolo della Città. Che ora spero non venga lasciata sola. #RossanoRiparte