Una storia d’intrecci, intrighi, stalking e minacce nel cuore dell’area urbana
Da qualche tempo aveva scelto d’allontanarsi, in modo definitivo, da quel suo storico amante. Una decisione che aveva però trovato l’opposizione da parte dell’uomo. Un’opposizione vigliacca, culminata con violente minacce, persino a mano armata. Lei è una piacente 53enne di Corigliano Calabro, sposata con un docente in pensione che ha superato la settantina, con prole. Frequenta ambienti altolocati ed è sempre presente con amici e conoscenti nei locali più “in” dell’area urbana tra Corigliano Calabro e Rossano.

E lui è proprio di Rossano, fruttivendolo, sposato e con figli, più giovane di lei. Troncata la loro relazione in modo unilaterale, lui, non riuscendo più a “recuperarla” in alcun modo, ha deciso di vendicarsi. Come? Diffondendo foto e video dei loro incontri “hard”. Foto che dapprima sono finite sugli smartphone di familiari e di persone molto vicine a lei, e man mano – proprio nelle ultime settimane – su quelli di mezza Corigliano e mezza Rossano.
E quando lei l’aveva incontrato per strada ed aveva cercato di dissuaderlo dal continuare tale condotta, lui per tutta risposta aveva estratto una pistola minacciandola di morte.
Una storia complessa, fatta d’intrecci e d’intrighi. La donna, giunta al culmine della propria sopportazione, non ha trovato altra scelta che quella di denunciare l’uomo. E s’è rivolta ai poliziotti del Commissariato di Rossano. I quali hanno avviato le indagini del caso attraverso pedinamenti, appostamenti e rilievi fotografici.
Il fascicolo è poi giunto nelle mani d’uno dei sostituti della Procura di Castrovillari, e da queste in quelle del giudice per le indagini preliminari del Tribunale. Il pubblico ministero aveva richiesto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, ma il giudice ha deciso diversamente. All’uomo, V.A. di 48 anni, ieri è stato infatti notificato un provvedimento cautelare di divieto d’avvicinamento alla vittima, con le prescrizioni di mantenersi ad almeno cinquecento metri da lei e dai suoi familiari, di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna e di non comunicare, attraverso qualsivoglia mezzo, con lei ed i suoi familiari.
L’uomo proprio fino a qualche giorno fa continuava a tormentare la sua ex amante inviando immagini e video “hard” ai suoi familiari. Costringendola così a vivere in un continuo stato d’ansia e di timore per la propria incolumità.
Le indagini della Polizia hanno riscontrato le minacce e le molestie perpetrate nei confronti della donna, la quale era pure ossessionata telefonicamente dallo stalker. In casa dell’uomo sono stati sequestrati un computer, un tablet, svariate pen drive, ben sette smartphone e svariate sim card. Materiale informatico su cui sono ora in corso accertamenti tecnici disposti dal giudice.