La scia lunga del post alluvione. Non si fermano, ed anzi, montano sempre più le polemiche, questa volta di carattere economico rispetto alle spese di “somma urgenza” sostenute dall’amministrazione comunale.
Due milioni e mezzo, deliberati dalla giunta, spesi per rimettere in piedi la città, ripulirla ed effettuare i primissimi lavori di manutenzione.
Sulla questione interviene il consigliere comunale di opposizione, Leonardo Trento che, da quella che è la grande vetrina offerta dal social network Facebook, si lascia andare ad alcune considerazioni, oltre a pubblicare l’intera delibera di giunta.
A suo dire vi sarebbero due “anomalie” nella delibera n 297 del 10 settembre 2015, pubblicata il 24 settembre con cui la Giunta comunale ha preso atto dei lavori di somma urgenza effettuati post alluvione, pari a 2.505.454,91 euro
“Almeno due anomalie – scrive Leonardo Trento –. La prima: alla delibera non è allegato alcun verbale di somma urgenza, alcuna perizia e/o computo metrico. Né ad oggi c’è stata consegnata alcuna documentazione probante, pur avendone fatta richiesta già in data 14 settembre 2015. La seconda: alcuni lavori allo stato non sono stati ancora eseguiti, non hanno avuto ancora inizio, circostanza questa che contrasta con la procedura di somma urgenza che, per l’appunto, presuppone l’intervento immediato tale da non consentire l’esperimento di alcuna trattativa d’evidenza pubblica, che certo sarebbe più vantaggiosa per le casse dell’Ente. Senza considerare che in alcuni casi sono previsti pagamenti per servizi che normalmemte dovrebbero essere espletati per contratto.. Addirittura, per la pulizia delle strade e delle vie cittadine è indicata una somma di circa 300.000,00 Euro. E per fortuna – insiste Trento – che c’è stato l’aiuto di altri Enti, l’intervento della Protezione civile, dei Vigili fel Fuoco, del Consorzio etc., la collaborazione di tanti volontari ed associazioni”.
l. l.