Amministrative: centrodestra a tre teste? Il balzo in avanti di Antoniotti non sarebbe piaciuto a Caputo e Graziano
Il centrodestra cittadino sta implodendo? Gli ultimi segnali sembrano muoversi in questa direzione. La ricandidatura ufficializzata dal sindaco Antoniotti (ne riportiamo a parte) pare non abbia scaldato gli animi dell’ala caputiana di Forza Italia. Certo, il condizionale è più che mai d’obbligo in questi casi, ma sono proprio quegli spifferi che escono dalle stanze dei bottoni a tramutarsi in uragani.
Voci di corridoio riferiscono di riunioni (a quanto pare domenica scorsa) in cui sia Giuseppe Caputo che il consigliere regionale Giuseppe Graziano, nelle sue vesti di coordinatore provinciale del partito, sembra abbiano chiesto al primo cittadino di temporeggiare o, meglio, di “ritagliarsi uno spazio” pretestuoso, in sostanza di non ricandidarsi.
Su questo terreno starebbe maturando lo scontro a tutto campo ma che ha ormai una genesi ormai lontana: Antoniotti ritiene di essere sostenuto da un gruppo (sei?) di consiglieri comunali dopo un summit convocato ad hoc e per fare la “conta”, il che non risulterebbe a Caputo, convinto del fatto che Antoniotti non abbia poi tutto questo seguito. Sia in seno all’assise civica che fra la gente, i rossanesi. All’incontro di domenica scorsa fra i tre, dopo aver ricevuto il “niet” dei due big del partito, il sindaco avrebbe anche “minacciato” di candidarsi con una lista civica. Ecco, dunque, che la nota stampa diramata dal Palazzo di città attraverso la quale Antoniotti annuncia al mondo la sua ricandidatura (i galloni il sindaco, comunque, li ha maturati sul campo), quantomeno starebbe stridendo con le volontà dei vertici locali di Fi.
Nel mezzo, il consigliere regionale Graziano (anche a lui non risulterebbe questa schiera di sei consiglieri a sostegno del sindaco) con atteggiamento super partes, ma certamente a favore del partito e quindi – si mormora – di Giuseppe Caputo.
Lo strappo definitivo sembra essersi consumato ieri mattina attorno alla figura del vicesindaco e assessore Guglielmo Caputo, al quale il primo cittadino avrebbe ritirato (o forse rimodulato) una delle deleghe in suo possesso (al Verde pubblico) per consegnarla all’assessore all’Ambiente, Natalino Chiarello.
Una cosa è certa, però: ne sapremo di più fra oggi e domani. Gli spifferi si tramuteranno in tramontana o in tornado?
Luca Latella