«Negli anni passati è mancato un coordinamento tra i vari settori della Regione, le Province ed i Comuni nella gestione del rischio idrogeologico. Dalla gestione dell’emergenza alla prevenzione, alla programmazione, all’attuazione degli interventi». Lo afferma in una dichiarazione resa alla stampa il neo dirigente della Protezione civile regionale, Carlo Tansi.

«Ogni settore – ha aggiunto – ha lavorato per compartimenti stagni, con uno spreco di risorse e di competenze. Ci sono stati sovrapposizioni e vuoti di competenze. Occorre allora definire in modo perentorio chi fa cosa, come e quando attraverso una cabina di regia che coordini i vari soggetti, dalla Protezione civile all’Autorità di bacino, all’Arpacal, al Dipartimento dei lavori pubblici, all’Ufficio del commissario per il dissesto idrologico e, soprattutto, ai bracci operativi della Regione nella messa in sicurezza dei torrenti, dei fiumi e dei versanti, e cioè l’azienda Calabria Verde ed i Consorzi di bonifica, che in passato non avevano direttive programmatiche perche’ era tutto lasciato al caso. Tutto questo consentirà – ha detto ancora Tansi – di dare un giusto ruolo ai tanto vituperati operai forestali, rendendoli produttivi ed indispensabili nella messa in sicurezza del territorio. Le azioni dovranno essere condivise e e coordinate anche con i Comuni e le Province. Per la prevenzione del rischio idrogeologico – ha aggiunto Tansi – è urgente partire con la pulizia degli alvei dei fiumi nelle aree della regione maggiormente colpite dai fenomeni alluvionali. E questo a partire – ha concluso – da Rossano e Corigliano Calabro, teatro del nubifragio dell’agosto scorso, dove si prevede che i lavori partiranno nell’arco di non più di due settimane».

Giacinto De Pasquale

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