“Credo che nessuno sappia che dopo quella del 12 agosto un’altra alluvione ha colpito Rossano: il 20 settembre 2015 una spaventosa onda di piena ha investito la valle del torrente Colagnati”.
La denuncia con tanto di fotografia allegata dei luoghi giunge da un esperto del settore, il geologo Tonino Caracciolo, in predicato di ufficializzare la sua candidatura a sindaco alle prossime amministrative di primavera.
Amante del trekking, a Caracciolo fra le sue numerose “passeggiate” non saranno sfuggite le condizioni in cui versa una zona della valle del Colognati.
Mostrando la fotografia sul suo profilo Facebook, Caracciolo scrive e descrive. “Ecco com’è la situazione ancora oggi. L’immagine ritrae l’unica strada comunale”.
In zona insistono alcune aziende zootecniche “ancora isolate” e delle famiglie “con acqua non potabile”, il tutto fra gli argini del torrente “ancora rotti”.
“Poco a monte – denuncia ancora il geologo – due delle tre briglie di oltre cinque metri di altezza sono sifonate, cioè pronte a cadere”.
Tonino Caracciolo lancia l’allarme e si preoccupa perché il problema non si tramuti in “un disastro annunciato” e per questo chiede “l’immediata messa in sicurezza” della zona perché “ne va di mezzo la vita delle persone”.
l. l.