E’ dal Maggio del 2012 che, pubblicamente e reiteratamente, ci occupiamo di analizzare, con cura e parsimonia, la annosa questione del Tribunale di Rossano. Una problematica, oramai, tristemente nota a chi, quotidianamente, vive questo disagio portando silente sulle spalle il peso notevole di una croce lignea e ingiusta.
Noi, certamente, non abbiamo mai gettato la spugna dal giorno in cui il nostro presidio di giustizia ha patito la più ingiusta e illegittima soppressione nella storia d’Italia.
Una riforma aberrante e ricolma di paradossi in funzione di una fantomatica e vergognosa spending review la quale non ha arrecato alcun risparmio di spesa in questi due anni.
Orbene, ci rendiamo perfettamente conto che l’accorpamento ha soltanto mietuto più danni che vantaggi poiché nel Tribunale di Castrovillari regna il più totale caos. Difatti, non a caso, le udienze civili e penali vengono rinviate al 2017 se non, addirittura, al 2018 per via della mole di lavoro che i magistrati si trovano a dover affrontare con abnormi difficoltà. Inoltre, un’altra contingenza al quanto vergognosa concerne l’imposizione dei parcheggi a pagamento posti nell’atrio recintato del Tribunale. La giustizia, quindi, non solo arreca scompigli e danni all’utenza per la sua disfunzione ma, per di più, costringe gli operatori del settore a dover pagare un servizio legittimamente dovuto. Ravvisiamo, altresì, la totale precarietà strutturale della pavimentazione esterna che circonda il Palazzo di giustizia la quale risulta rischiosa e scivolosa nei momenti di intense precipitazioni atmosferiche.
La realtà, per come descritta da certuni, è ben diversa giacché un presidio di giustizia non deve rammostrare come un’azienda dati statistici irreali tesi a comprovare l’eccellente riuscita dell’accorpamento.
L’intento di questa fazione politica non è quello di fare demagogia gettando fumo negli occhi alla gente o fomentare odio nei confronti della Città di Castrovillari.
Anzi, contrariamente, vogliamo porre all’attenzione del nominato Commissario Prefettizio una seria problematica che attanaglia questo nostro comprensorio dimenticato dallo Stato e nel quale, oramai, la micro e macro criminalità organizzata acuisce silente e comodamente i suoi interessi. Pertanto, ci rivolgiamo chiaramente al Commissario Prefettizio poiché essendo uomo di Stato e diretta espressione del ministro Alfano ha l’onere di rappresentare la questione a quest’ultimo il quale, anni addietro, promise la salvezza certa del nostro presidio.
La giustizia è un diritto inalienabile e, questa, nell’accorpamento ha subito una totale battuta d’arresto e con essa la mancata garanzia nei confronti dei cittadini i quali si son visti illegittimamente configurare il famigerato concetto di: “denegata giustizia”.
Antonio Stasi
Coordinatore Forza Italia Giovani Rossano