La sezione giovanile della Fondazione Avvocati del Foro di Rossano ritorna prepotentemente sulla vicenda della chiusura del Tribunale bizantino. A far tuonare i giovani è l’assoluto silenzio politico nel comprensorio, di qualsivoglia colore, a seguito della riapertura del Palazzo di Giustizia di Castrovillari sito alla via XX Settembre (come già annunciato da alcuni nel mese di agosto facendo emergere l’Ordinanza del Sindaco castrovillarese).
A quanto pare, l’immobile non è proprio in ottime condizioni, ma nessun portavoce popolare dell’ hinterland ha espresso la sua opinione in merito. Ed è qui che gli stessi intervengono, sostenendo che: “è inaccettabile l’indifferenza dei politici al riguardo! essi sono stati investiti della carica di rappresentati del popolo, ma tacciono sull’argomento”. “E’ vero – continuano i giovani – non è direttamente responsabile la rappresentanza comunale, provinciale e regionale sul tema giustizia, ma gli stessi sono chiamati a tutelare le situazioni cittadine non soltanto quando possono agire in prima persona, bensì fungendo anche da pungolo con chi di dovere quando appaiono situazioni di questo genere. Non bisogna lasciar mettere la faccia solo a noi giovani ed a parte dell’avvocatura dell’ex circondario! loro sono stati chiamati a farlo per tutti noi! ” Quale momento migliore per poter agire se non quello in cui si presenta una doppia struttura, con l’aggravio delle non buonissime condizioni di una delle due? sicuramente nulla è stato lasciato al caso, perciò si immagina che saranno in arrivo lavori di ristrutturazione per rendere il vecchio presidio di giustizia accettabile, ma per farlo, quasi sicuramente serviranno finanziamenti che ipoteticamente arriveranno dal Ministero competente. Allora il decantato risparmio, susseguente alla riforma della geografia giudiziaria che ha portato alla chiusura del tribunale bizantino, come può attuarsi? sia ben chiaro, questo non vuol essere un attacco al Tribunale di Castrovillari ne tanto meno alla città (difatti pensiamo che possano esistere entrambi come è sempre stato), ma solo uno sprono verso gli amministratori del territorio. “Auspichiamo – concludono i giovani – che, coloro i quali sono delegati a rappresentarci, lo facciano al meglio delle loro possibilità, dunque prendano posizioni forti con i vertici dei loro partiti e con chi è nelle condizioni di poter incidere sul caso in esame. Rimaniamo in attesa dei bilanci consuntivi seguenti il bilancio preventivo 2015 – 2017 del Ministero della Giustizia”.
Il Coordinatore Antonio Scarnati