Pronta una raccolta firme.
La SP 188, importantissima arteria di accesso al centro storico di Rossano ed alle località montane, è interrotta da più di due settimane. I cittadini non sanno ancora nulla delle reali motivazioni di questa chiusura e quali siano i tempi di intervento e di riapertura della strada, nonostante già dieci giorni fa avessi richiesto formalmente al presidente della Provincia Occhiuto ed all’ufficio viabilità dello stesso ente la pubblicazione delle relazioni tecniche e l’inizio ai lavori.

Non solo: tutt’ora nell’albo pretorio della provincia non è presente nemmeno l’ordinanza di interruzione del traffico veicolare.

Non vorrei che qualcuno a Cosenza creda di aver interrotto una mulattiera: con l’interruzione di questa strada e con le altre vie di accesso al centro storico in drammatiche condizioni, si sta seriamente mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini e causando un danno enorme alle attività del centro storico, oltre a ferire profondamente la nostra comunità.

Sia chiaro: la responsabilità di questa intollerabile chiusura è totalmente a carico degli uffici provinciali di competenza, dal momento che da anni manca la manutenzione di quel tratto con particolare riferimento alla galleria parasassi oggi degradata.

La Provincia è quindi tenuta ad iniziare immediatamente i lavori, con urgenza, per riaprire il traffico veicolare in tempi certi e rapidi. Del resto mi sembra che l’attuale presidente Occhiuto abbia raccolto il proprio consenso anche a Rossano, non faccia quindi finta di non conoscere la situazione e non si ricordi della nostra città solo al momento di raccogliere i voti dei consiglieri comunali: nel prossimo futuro non avremo la memoria corta.

Ho piena fiducia che sia i rappresentanti politici quanto il responsabile dell’ufficio viabilità dell’ente, comprendano la situazione e diano immediatamente inizio ai lavori.

Non avendo comunque avuto riscontri fino a questo momento, avvieremo a breve una raccolta firme sulla questione senza escludere l’eventuale richiesta di risarcimento danni nel caso in cui fossero riscontrate lacune nel comportamento degli enti competenti, lacune che allo stato attuale sembrano probabili visto l’assoluta mancanza di riscontri documentali.

Non è esclusa, infine, l’organizzazione di una mobilitazione presso il Palazzo della Provincia a Cosenza.

Spero vivamente che la Provincia dimostri maggiore serietà e che l’inizio immediato dei lavori renda superflue queste civili e sacrosante iniziative.

Flavio Stasi