Continuano le iniziative.
Bene ha fatto la Provincia di Cosenza a dare quanto meno delle spiegazioni ai cittadini di Rossano per quanto riguarda la chiusura della SP 188. Sono sempre in attesa, a seguito di formale richiesta di accesso agli atti, delle relazioni che hanno giustificato tale, evidentemente necessaria, ordinanza.
Preciso però alcune cose.

In primis, che le armature della galleria parasassi fossero a vista non è francamente una notizia e non serviva una relazione tecnica per accertarlo: ogni cittadino transitato sulla SP 188 sa che quelle armature sono scoperte, da anni. Mi chiedo: come mai in tutti questi anni si è lasciato che le coperture continuassero a cadere e le armature ad ossidarsi? E come mai ci si è svegliati proprio il 20 Novembre, all’improvviso, chiudendo totalmente quella importantissima strada? L’impressione, che speriamo di smentire collaborando con gli enti competenti, è quella di una sicurezza “a fasi alterne” anche alla luce di altri episodi: si pensi alla frana, ormai anch’essa “anziana” sulla stessa strada che sale verso le località montane, alle porte della città.

Ad ogni modo, se si tratta di un pericolo per la pubblica incolumità, bene ha fatto l’Ente ad interrompere il transito, meglio tardi che mai, ma non si dica, contestualmente, che l’ente non ha responsabilità: di chi sarebbe la responsabilità se le armature sono scoperte? Se alcune di queste sono addirittura in “avanzato stato di ossidazione”? Se si mette in discussione addirittura la tenuta della parasassi?

In questi anni la Provincia non ha effettuato alcun intervento di manutenzione sulla galleria, evidentemente – stando a quanto riportato dagli stessi uffici dell’Ente – necessario da tempo. Il settore viabilità della Provincia ha, dunque, la totale responsabilità di quanto accaduto.

A nessuno, però, interessa fare processi, ma anche alla luce di questo, i lavori devono partire immediatamente, anzi, sono già in estremo ritardo, in quanto questa interruzione causa alla città di Rossano, alle attività commerciali del centro storico ed ai cittadini delle località montane un danno incalcolabile.

Inoltre tutto questo sta comunque mettendo in grave pericolo la pubblica incolumità, dal momento che l’altra via d’accesso al centro storico è in condizioni drammatiche, presenta un tratto molto pericoloso di senso unico alternato sul quale, per altro, sono costretti a transitare autobus del servizio urbano e turistici. Le responsabilità dunque, se possibile, si moltiplicano.

Per queste ragioni tutte le iniziative intraprese fino ad ora continueranno fin quando non otterremo l’inizio dei lavori e tempi certi di consegna degli stessi, quindi di riapertura del traffico veicolare e pedonale sulla strada.

Flavio Stasi