Dopo la provocazione lanciata dall’Avv. Luigi Fraia in ordine alle Amministrative 2016 di Rossano (CS), Antonio Scarnati (Coordinatore della sezione giovanile Fondazione Avvocati del Foro di Rossano e membro del movimento giovani #AndareOltre) si esprime al riguardo non disdegnando la proposta. Il giovane, che più volte è intervenuto su questioni pubbliche, in particolare sulla vicenda del Tribunale, afferma che: “la possibilità di non presentare candidati e liste alle prossime comunali, può essere oggetto di riflessione.
A mio modesto parere, e per quel che conta, si potrebbe partire con una tavola rotonda composta dagli esponenti locali , sia partitici sia non partitici , organizzandosi in modo da far fronte unico sulla politica di Roma , facendo presente la possibilità di un simile scenario alle elezioni locali e tentando di portare la stessa a porre in essere immediatamente atti ed interventi in favore della Città del Codex , così da riuscire a raccoglierne i frutti in un futuro non troppo lontano. In tal caso, mostrerebbero dalla Capitale la volontà di lavorare su questo territorio, ad oggi depauperato e depredato di troppi servizi pubblici. A seguito di questi atti ed interventi pianificatori, si andrebbe a votare alle Amministrative 2016 forti di un progetto e, di riflesso, con una politica comunale in grado di offrire una gestione pubblica legata ad una crescita reale, indipendentemente da chi si trovi ad amministrare ”. La ponderazione di una simile azione, porterebbe i rappresentanti del popolo a lottare insieme contro i disservizi patiti dalla nostra terra, a prescindere dalla fazione, e facendo si che nei palazzi romani programmino seriamente il nostro futuro. Ma se tale azione corale non dovesse bastare? “a quel punto – dice lo stesso – la riflessione sollevata sarebbe da tenere in seria considerazione , dunque auspico un confronto da parte di partiti e candidati per capire potenzialità e limiti di una tale scelta”. A conti fatti, non abbiamo certezze d’investimento politico nel comprensorio e “Votare schematicamente nella successiva primavera – conclude Scarnati – senza ottenere azioni programmatiche concrete dalle rappresentanze capitoline, non darebbe loro la scossa che oggi serve alla città bizantina per credere in un avvenire migliore”.