Le prossime amministrative sono quasi alle porte e nell’aria si respira, oltre alla magica atmosfera natalizia, l’essenza di una campagna elettorale avvincente e del tutto inedita. È inconsueto che già determinate fazioni politiche calcano il selciato della piazza al fine di blandire un popolo più volte depredato e martoriato così da assicurarsi un posticino nella coscienza dei più.
Al di là di questo dato anomalo, ci rendiamo conto che il popolo è molto confuso e frastornato ma, soprattutto, stufo di una grigia politica nazionale sconfessata da certuni “mestieranti” i quali hanno tradito la fiducia del proprio elettorato.
La nostra Città, in questo completo marasma, ha patito e continua a patire un depauperamento istituzionale tale da aver completamente smembrato un tessuto economico solido e certo.
Occorre, dunque, proiettare Rossano verso mete più certe cercando di governare e non di amministrare la Città poiché la grandezza di un Territorio dipende fondamentalmente dalle buone relazioni che si tessono all’esterno. La nostra Rossano ha subito lo smacco più deleterio proprio a seguito della mancata rappresentatività nei piani alti della politica e nelle stanze dei palazzi che contano. Occorre, quindi, sfatare e sfaldare l’artefatto mito del “capro espiatorio” utilizzato, da ogni fazione politica, quale alibi e strumento teso a non ammettere determinate colpe e incapacità relazionali esterne. Rossano ha patito la ghettizzazione mentale, culturale e politica che oggigiorno è il normale riflesso di un malessere collettivo poiché stretti nella morsa di un atavico campanilismo.
La nostra Città, sicuramente, merita di vivere un vero rinascimento sociale, culturale, intellettuale, politico e, specialmente, etico teso a far riappropriare quella identità persa e predata dai famigerati “mercanti del tempio”. Nella nostra Rossano, al di la della eccellente e ordinaria crescita urbanistica e architettonica, è venuta meno quella visione di straordinaria amministrazione la quale poteva e doveva largire un potenziamento sostanziale dei monchi servizi ancora presenti e di quelli già persi.
Pertanto, il futuro Sindaco di Rossano avrà l’onere di condurre la Città verso prospettive di ricrescita istituzionale puntando a creare e tessere, anzitutto, buoni rapporti e legami con i vertici alti della politica, esclusivamente, per il bene collettivo espungendo sia gli interessi particolareggiati che quella alterigia faziosità la quale ha amaramente dilaniato questo Territorio. Improntare, quindi, una politica sociale per il cittadino nella sua totalità evitando particolarismi a scapito dei meno abbienti. Cogliamo, in conclusione, l’occasione di porgere, a tutta la cittadinanza, ai militanti e non, i nostri più fervidi auguri per un sereno e Santo Natale coronato di cordialità, pace e armonia.
Antonio Stasi
Coordinatore Forza Italia Giovani Rossano