ROSSANO – Do ut des.
I latini la sapevano lunga, davano per ricevere: una “lezione” che la nostra Regione non ha appreso, o magari, ha fatto finta di non capire.
Dovrebbe fungere da volano economico trainante, insieme al Turismo, ed invece l’Agricoltura, settore di fondamentale importanza per una regione come la Calabria, va a farsi benedire.
Succede che gli imprenditori agricoli si impegnino, in solido, per le loro attività durante l’anno, convinti poi di poter contare su quel parziale rientro chiamato “aiuto compensativo”, quel contributo erogato dall’Unione Europea e girato ai produttori dal Dipartimento Agricoltura della Regione, chissà insieme a qualche incentivo per le produzioni biologiche, anche questo previsto dall’Unione Europea, utili a compensare perdite e investimenti. Sta accedendo, però, che queste “boccate d’ossigeno”, che solitamente giungono entro la fine di dicembre, siano state posposte, a quanto pare e se tutto girerà per il verso giusto, ad APRILE.
Una “manovrina” non fa altro che mettere letteralmente in ginocchio gli agricoltori!
Al danno – quindi quella necessaria mancanza di unità che da sempre grava come un male atavico su un comparto agricolo che non può contare su consorzi, marchi qualitativi e di tutela – ecco la beffa. E che beffa.
Insomma, oltre alla scarsissima capacità di fare rete, gruppo per proporre sui marcati un marchio “Dop”, all’assenza di una piattaforma che garantisca la commercializzazione, ci mancava proprio una burocrazia farraginosa, elefantiaca, asfissiante che, piuttosto che tutelare il produttore, lo affossa, troppo spesso – purtroppo – definitivamente.
Situazioni, certo, intollerabili, che auspichiamo possano passare al vaglio non solo dei competenti in materia di Catanzaro, ma soprattutto sotto gli occhi di chi, questa Regione, la sta governando, riempiendosi troppo spesso la bocca con la parola “agricoltura”. Ci auguriamo, pertanto, un impegno celere e concreto degli uffici regionali preposti al fine di risolvere il “problema”.
Come sempre alle parole, preferiamo i fatti. Una condotta che – speriamo – possa svegliare dal torpore un governo regionale troppo velocemente andato in letargo.
Ernesto Rapani
Dirigente nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale{jcomments off}