Il cittadino di Rossano ha o non ha il diritto di sapere dalle istituzioni se la sua casa è indenne da rischi idrogeologici? COSA PENSANO I CANDIDATI A SINDACO? E’ GIUSTO CHE I CITTADINI SIANO INFORMATI UNO PER UNO, OPPURE E’ MEGLIO CHE NON SAPPIANO NEI PARTICOLARI?
Rileggendo alcuni passi delle varie relazioni sul rischio idrogeologico per il nostro comune sono stato assalito da un dubbio atroce: “ Ma la mia casa, quelle dei miei parenti , di alcuni amici nello Scalo, sono sicure o potrebbero essere allagate e devastate come è avvenuto per altre?
Rileggo una tra le tante relazioni degli studiosi:
“ il territorio di Rossano può essere considerato ad elevato rischio di inondazioni: tutto il tratto di costa è solcato, a intervalli quasi regolari, da vari corsi d’acqua più o meno grandi a partire dal T. Cino (lungo il confine occidentale) fino al F. Trionto (su quello orientale).
Appare comunque chiara la particolare vulnerabilità della zona di Rossano Stazione oltre che per la forte urbanizzazione, per la presenza di più arterie stradali importanti e della stessa linea delle FF.SS.. A rischio sono anche le Frazioni di S.Angelo, Oliveto Longo, Toscano, S.Irene, Amica, Fossa, Pantano Martucci.”
Da una delle relazioni tecniche al PAI,( Piano di assetto idrogeologico della regione Calabria, conforme alle medesime osservazioni riprese anche dal PCTP, piano di coordinamento territoriale della Provincia di Cosenza ), che, per ciò che risulta al sottoscritto sono state, riportate su cartografia a scala 1.5000 solo nei termini di un rischio R2 per una parte della città,. Non sarebbe opportuno aggiornare questa mappa del rischio in maniera più puntuale e conforme ai rischi reali, alla luce delle mutate condizioni meteo dovute ai cambiamenti climatici in atto? Come gli eventi alluvionali estivi hanno dimostrato? Il rischio R4,invece, nel quale il comune di Rossano è considerato secondo le valutazioni di cui sopra, non sarebbe opportuno venisse riportato in scala non dico al 5000, ma al 2000 coinvolgendo le competenze tecniche che non mancano nel nostro comune e nella nostra città? Purtroppo non ho reperito queste informazioni cartografiche dagli atti pubblici, accessibili al cittadino sulla rete informativa pubblica, potrebbe essere una mia lacuna, ma non le ho trovate. Probabilmente , invece, vi sono cartografie di dettaglio anche molto più precise , che sono però accessibili solo negli studi tecnici. In ogni caso, se le cose stanno così,
CHIEDO AI candidati SINDACI: POTREI SAPERE SE CASA MIA, E DI ALCUNI PARENTI ED AMICI NELLA ZONA DELLO SCALO E’ SICURA; I CITTADINI HANNO OPPURE NO IL DIRITTO DI CONOSCERE L’EVENTUALE RISCHIO CHE GRAVA SULLA PROPRIA CASA DALLE ISTITUZIONI CHE LI GOVERNANO? COSA NE PENSANO I CANDIDATI A SINDACO. E’ MEGLIO SAPERE PRIMA QUALCHE NOTIZIA, O FESTEGGIARE DOPO SE NON CI FOSSERO CONSEGUENZE? UNA DOMANDA A CUI VORREI UNA RISPOSTA PUBBLICA DA TUTTI I CANDIDATI A SINDACO INSIEME AD EVENTUALI IDEE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA DI OGNI CITTADINO NELLE VARIE ZONE INDIVIDUATE A POSSIBILE RISCHIO. Sono sicuro che nel momento in cui le istituzioni porranno il problema nei termini di informare la città in maniera più puntuale, dalla città stessa, dai cittadini verrà un grande contributo di idee per rendere più sicura la città stessa, e quindi le nostre case, le nostre strade, il nostro bellissimo patrimonio.
Questo perché la memoria storica delle popolazioni locali è in grado di ricostruire puntualmente le aggressioni che il territorio nel tempo ha subito e le soluzioni per un riequilibrio delle varie zone tra Montagna, collina, pianura alluvionale, com’è la nostra piana di Rossano.
Se alla memoria storica delle popolazioni, specialmente quelle montane e contadine, si uniscono le moderne tecnologie di indagine e difesa del suolo, che sono nella cultura dei giovani usciti dalle nostre università italiane, sono certo che la città potrà migliorare di molto la sua sicurezza inventando tecniche moderne di prevenzione dal rischio idrogeologico, associate con la sapienza dell’esperienza dei millenni.
So perfettamente che gli eventi alluvionali dell’agosto 2015 sono ancora sotto indagine da parte della magistratura, ma questo non ci esime, come rossanesi che vogliamo bene alla nostra città e al nostro territorio dal dare il nostro contributo attivo per il miglioramento della nostra città.
Sono certo che se vogliamo innescare un meccanismo virtuoso di mobilitazione delle energie positive, molte idee nasceranno e tutta la città s’inventerà un processo di modernizzazione che alla fine porterà benessere e nuovo sviluppo per tutti. UNA CITTA’ MODERNA E SICURA, CHE SA CONSERVARE IL SUO PATRIMONIO STORICO , E SA PURE RIADEGUARE IL SUO VOLTO ALLA MODERNITA’ UTILIZZANDO LA BUONA TECNOLOGIA PER IL PROGRESSO COLLETTIVO DIVENTA UN MODELLO CHE ATTRAE , QUINDI DIVENTA UNA Mil territorio di Rossano può essere considerato ad elevato rischio di inondazioni: tutto il tratto di costa è solcato, a intervalli quasi regolari, da vari corsi d’acqua più o meno grandi a partire dal T. Cino (lungo il confine occidentale) fino al F. Trionto (su quello orientale).
Appare comunque chiara la particolare vulnerabilità della zona di Rossano Stazione oltre che per la forte urbanizzazione, per la presenza di più arterie stradali importanti e della stessa linea delle FF.SS.. A rischio sono anche le Frazioni di S.Angelo, Oliveto Longo, Toscano, S.Irene, Amica, Fossa, Pantano MartucciODERNA CITTA’ DEL TURISMO.
Ne sono profondamente convinto, perché vedo queste energie costruttive nei bambini, nei giovani nelle nostre scuole, nelle tante iniziative agrituristiche o anche culturali che non sono riuscite ad ottenere il dovuto appoggio dalla comunità istituzionale. Ma se facciamo appello alle energie migliori, di cui questa città nei suo figli che hanno studiato è dotata, il passo in avanti sarà x tutti.
IL CITTADINO PROF. FABIO MENIN docente di storia e geografia in questa bellissima città mediterranea
già PRESIDENTE WWF CALABRIA