Cos’avranno in comune Rossano e San Paolo del Brasile? Qualche migliaio di rossanesi sbarcati in nel nuovo mondo a cavallo fra l’Otto e il Novecento che avevano portato con loro una raffigurazione, le tradizioni della santa co-patrona rossanese, Maria Santissima Achiropita e l’edificazione di una chiesa dedicata alla Madonna “dipinta da mano non umana”.
Da allora sono passati 90 anni, festeggiati nella parrocchia “Nossa Senhora Achiropita” (http://www.achiropita.org.br/), proprio la settimana scorsa.
Ed allora perché non proporre un bel gemellaggio, prima a carattere religioso e turistico culturale? L’idea l’ha colta nelle scorse settimane Ernesto Rapani, oggi candidato a sindaco di Fdi-An, ma con degli avi in Brasile.
“Tutto nasce grazie a Facebook – racconta nel corso di una conferenza stampa convocata per annunciare la proposta – per via della richiesta di amicizia inviatami da Jose Antonio Cardoso. Parlando abbiamo scoperto che sua nonna, Carmela Rapani e mio nonno, Francesco Rapani, erano fratelli e sorelle”. Viva i social, verrebbe da dire.
Le chiacchiere via chat divengono approfondite e Jose Cardoso comunica al cugino Ernesto Rapani della volontà del parroco di Nossa Senhora Achiropita di organizzare un gemellaggio. Presto fatto. Nella settimana scorsa giunge a Rossano, Jayme Vita Roso, delegato del parroco, avvocato 82enne e di origini anch’egli calabresi dell’Arberia.
I racconti di Jayme sono affascinanti ed in un italiano fluente ma dalla ovvia cadenza portoghese racconta che ogni giorno la parrocchia sforna 1100 pasti per i meno fortunati, che nel fine settimana si celebra la Santissima Achiropita davanti ad almeno 50 mila persone e ad agosto di fa festa per un mese intero in un denso e popoloso quartiere di San Paolo.
“Ho colto la palla al balzo grazie ad Ernesto e sono corso a Rossano. Sono fiero ed orgoglioso di essere qui quale portavoce del mio parroco. Nei giorni scorsi ho consegnato una lettera all’Arcivescovo e ora speriamo che risponda favorevolmente e presto alla nostra richiesta”.
Racconta di essere stanco di lavorare come avvocato giramondo ma di doverlo fare per garantire un impegno economico di 10 mila euro al mese per opere di bene.
“Il gemellaggio religioso – aggiunge Rapani – può sfociare presto in culturale e turistico, questo è il nostro obiettivo”.
“Ha ragione Ernesto – si associa Jayme Vita Roso – perché presto potrebbero venire qui, in pellegrinaggio dal Brasile piuttosto che andare altrove. Ed allora perché non cogliere l’occasione”.
Magari anche col supporto di chi aveva lavorato negli anni passati a questo progetto come Ombretta Gazzola, proposto e bocciato dall’allora Amministrazione comunale ma appoggiato dal vescovo Marcianò.
Già, perché non cogliere ora l’occasione? Rossano-San Paolo 1-1.