Non mi sono mai occupato di politica in senso stretto se non quando ero giovane, ma ciò che sta avvenendo in questi giorni di campagna elettorale mi spinge ad alcune riflessioni. La presenza di una pletora di candidati a sindaco in tutti gli schieramenti politici è il sintomo di una profonda crisi dei modelli politici che abbiamo ereditato dal novecento: i partiti in sostanza non esistono più, non hanno più quella funzione unificante o se vogliamo di mediazione degli interessi sociali e di conseguenza dei gruppi politici.
Ma contemporaneamente è entrato in crisi anche il modello politico nato dalle ceneri della prima repubblica, impersonificato dal partito-azienda di Berlusconi. Quindi il modello dell’uomo-leader-partito. La difficoltà a coalizzare le aree politiche nella figura di un leader, difficoltà che si è manifestata sia a destra, che al centro che a sinistra, esprime proprio questo modello che qui a Rossano non funziona più. Per cui ogni lobby politica lavora per sé stessa e dunque ecco spiegata la presenza di tanti candidati. D’altra parte questa situazione mette in evidenza come una cartina di tornasole che nella competizione politica locale la politica si è ridotta ad un festival di piccole corporazioni, piccole lobby ognuna con propri interessi da difendere, ed è ben lontana da rappresentare gli interessi generali della società, cioè il bene di tutti i cittadini inteso come bene della collettività, all’interno della quale ci sta pure il bene dei singoli cittadini. Una politica molto frammentata quindi, che non presagisce nulla di buono per il destino di questa città. Dunque vedremo come andrà a finire, ma penso di poter affermare che queste elezioni politiche locali incamminano la città verso il tramonto del dualismo CAPUTO-CARACCIOLO( con le varianti Longo-Antoniotti e Filareto) , che è stato l’elemento caratterizzante la fine del millennio e l’inizio del nuovo millennio, che politicamente si è manifestato come dualismo tra centrodestra e centrosinistra. Che cosa possa nascere da questa epoca che si avvia al tramonto è ancora presto per dirlo. Quale invece potrebbe essere una strada per ricomporre questa politica così frammentata ? Ecco il punto. Occorre a mio avviso ritornare a parlare degli interessi della collettività e su questo, su un insieme di obiettivi utili per il progresso della città e del territorio possono nascere nuove prospettive politiche. Vediamo alcuni temi sui quali possa essere ricomposto un quadro politico più omogeneo.
1) Fusione dei due comuni Rossano Corigliano e revisione degli strumenti urbanistici per un modello di crescita che metta al primo posto la tutela dell’ambiente nel circondario Piana di Sibari Sila Greca.
2) Miglioramento degli standard qualitativi dei servizi alla popolazione territoriale( servizi sanitari, servizi comunali, servizi culturali, servizi commerciali, servizi di tutela della legalità)
3) Miglioramento del sistema infrastrutturale ( reti di trasporto) in un quadro territoriale, con iniziative comuni nel bacino di trasporto jonico e miglioramento del sistema di gestione delle reti idriche e fognarie
4) Politica attiva di difesa del territorio: a)miglioramento degli strumenti scientifici di valutazione dei rischi idrogeologici/terremoto/tsunami b) piani adeguati di informazione della cittadinanza c) piano di miglioramento del sistema urbano e infrastrutturale in funzione di prevenzione dei rischi d) piano di miglioramento del controllo dei bacini idrografici e di tutela del patrimonio boschivo e) piano di protezione civile territoriale con adeguato coinvolgimento della popolazione d) miglioramento delle strutture di polizia municipale al servizio del controllo dell’utilizzo delle risorse territoriali ( fiumi, boschi) e di sorveglianza e repressione degli abusi edilizi .
5) Piano di interventi di modernizzazione per l’economia agricola e turistica adeguandola a standard moderni di qualità: a) miglioramento delle tecniche produttive e dell’utilizzo di prodotti chimici con un adeguato strumento di informazione dei produttori b) creazione di piani di rilancio del turismo su base di un moderno servizio con standard di qualità e di adeguata valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche del territorio locale e calabrese, con adeguate iniziative di supporto alle numerose strutture turistiche del territorio.
6) Razionalizzazione delle aree a destinazione industriale e miglioramento delle infrastrutture al loro supporto
7) Miglioramento dei servizi culturali e sportivi del territorio con adeguati piani di valorizzazione. Creazione di servizi di supporto agli studenti fuori-sede. Creazione di servizi di supporto culturale per gli anziani.
Se i protagonisti della politica di Rossano e Corigliano s’impegnano su questi ed altri punti a firmare un adeguato protocollo d’intesa, allora c’è speranza che dall’attuale caos politico possa nascere una nuova classe dirigente locale più adeguata ai nostri tempi. Bisogna partire quindi dai programmi politici e su questi trovare adeguati accordi. Questa , a mio parere è la strada per migliorare il confronto politico.
prof. FABIO MENIN