Un accordo su basi programmatiche. Con tanto di documento sugli obiettivi, sottoscritto dai dirigenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e quelli di Italia del Meridione. In un periodo in cui si sono persi tutti i freni inibitori della vecchia politica, quella legata ai valori ma anche ai sentimenti, in cui esisteva una collocazione con tanto di colori sociali, si presentano con queste frasi Ernesto Rapani, Franco Capalbo e Natale Graziano in conferenza stampa.
Un incontro con i media, in una sala gremitissima, sinonimo di grande entusiasmo, servito per suggellare ufficialmente l’accordo programmatico fra il la costola partito della Meloni e Idm, a sostegno della candidatura a sindaco di Ernesto Rapani.
“Quest’accordo – spiega Franco Capalbo, portavoce cittadino di Fdi-An – nasce con l’intento di governare la città sulla base di un programma. Ci preme sottolineare che le linee guida sono il frutto del lavoro collegiale delle commissioni di un partito dove non esistono gli “yes man””.
“Certo – chiarisce subito il coordinatore cittadino di Idm, già assessore e consigliere comunale Natale Graziano – veniamo da percorsi diversi. Siamo sempre stati moderati di centro. Quello che ci ha convinto a sottoscrivere una coalizione con Rapani è stato il programma di Fdi, già di per se esaustivo. A noi non interessa la spartizione del potere perché affrontare questi argomenti con la grave emergenza in cui versa la città non avrebbe alcun senso. Non abbiamo mai proposto candidature, anche nella brevissima esperienza precedente (con il movimento Il Coraggio di cambiare, ndr), perché miriamo alla condivisione, al coinvolgimento ed all’unità. Oggi più che mai Rossano ha bisogno di un governo partecipato, vero, fatto di persone capaci. Ernesto Rapani incarna questi requisiti e queste qualità. Tante volte – prosegue Graziano – nei consigli comunali abbiamo assunto posizioni diverse, ma sempre nel rispetto delle persone e dei ruoli”.
Il coordinatore cittadino di Idm ammette, poi, di avere avuto ammiccamenti con un po’ tutti i candidati a sindaco della città, “anche con Caracciolo e Caputo” dice, “ma poi abbiamo scelto il meglio perché – evidenzia – puntiamo al meglio che si può garantire alla città, grazie a Rapani ed alla squadra che lo circonda ed a noi che lo sosterremo. In Ernesto vediamo il piglio della concretezza ma anche l’esperienza”.
“Non c’è alcun inciucio, alcuna spartizione di poltrone – esordisce a seguire Ernesto Rapani –. Oggi diamo un’altra lezione di vita politica. L’accordo è su basi politico-programmatiche, peraltro sottoscritto dai vertici delle due compagini, non da singole persone”.
Rapani rivela alcuni retroscena dei primi incontri con Idm: “La prima volta che si siamo seduti attorno ad un tavolo per prima cosa mi hanno chiesto quale fosse il nostro programma elettorale. Solo dopo, quando le idee coincidevano abbiamo scritto e firmato questa collaborazione”.
Non prima, però, di condividere alcuni grandi obiettivi: “Portare avanti il progetto di fusione con Corigliano ma nei fatti e sulla base di servizi comuni quali ospedale e nuovo tribunale, e non come fatto dalla precedente amministrazione che predisponeva la stazione unica appaltante con Crosia e Longobucco piuttosto che con Corigliano. Siamo dell’idea – prosegue Rapani – che il prossimo presidente della Provincia debba essere un rappresentate di Corigliano o Rossano; dovremo lavorare per due legislature ed inoltre abbiamo chiesto ad Orlandino Greco, leader di Idm e consigliere regionale di fare la nostra voce nella massima assise, perché purtroppo un rappresentante di quest’area non l’abbiamo”. Nemmeno troppo velata la polemica con il consigliere regionale Giuseppe Graziano mentre si prosegue a parlare di sanità, Enel, rifiuti, riordino della macchina comunale. Un punto sul quale Rapani non transige.
Non manca un’ultima considerazione proprio sulle finanze. Rapani svela: “Certo che chi ha governato fino a ieri dice che le finanze sono a posto – termina – ma perché non dice anche che ha costretto il comune a dover pagare gli stipendi con l’anticipo dei finanziamenti per il depuratore consortile?”