Il dott. Salatino L. A. (dirigente veterinario) era stato arrestato il 21 aprile nell’ambito di quell’indagine della Procura della Repubblica di Castrovillari che ha riguardato diversi dipendenti dell’ASP (di Cosenza) – sede di Rossano – in quanto ritenuto responsabile dei reati di truffa ai danni dello stato e falso per essersi allontanato ingiustificatamente e senza alcuna autorizzazione (dopo aver regolarmente timbrato il badge) dal luogo di lavoro.
Il Salatino già nel corso dell’interrogatorio di garanzia reso innanzi al GIP del Tribunale di Castrovillari (dott.ssa Ciarcia) il 29 aprile, aveva chiarito ampiamente la propria posizione giustificando ogni uscita dal posto di lavoro in quanto dettata da ragioni di servizio. Era sfuggito agli inquirenti che il Salatino fosse anche responsabile sanitario del Canile comunale e che comunque la sua attività doveva essere esplicata prevalentemente (interventi su cani morsicatori o randagi) all’esterno dall’ufficio senza necessità di alcuna preventiva autorizzazione. La difesa, costituita dagli avvocati Antonietta Cicala e Francesco Calabrò (del foro di Cosenza), ha cercato di colmare anche con ampia produzione documentale tale lacuna investigativa. Ieri 10 maggio 2016, il Tribunale della libertà di Catanzaro all’esito della camera di Consiglio del 5 maggio 2016 ha totalmente annullato l’ordinanza cautelare con contestuale liberazione del Dott. Salatino.