La domanda mi sorge spontanea, dopo avere ascoltato molti comizi in questa campagna elettorale, ho notato che c’è un insolito disinteresse di politica nei luoghi pubblici, nelle piazze, nelle strade, nei negozi, tra i colleghi di lavoro. Ci sono molti candidati che sono nelle troppe liste presenti che si arraffano a cercare voti di preferenza tra i parenti, gli amici, ma non ho visto nessuno sinceramente affannarsi per un candidato a sindaco. Inoltre la ricandidatura di tutti i vecchi arnesi della politica rossanese, tali sono secondo me tutti tranne due giovani che effettivamente sono nuovi, è passata nella gente come se nulla fosse, come un fatto normale, scontato.
E’ vero che nel segreto dell’urna la gente potrebbe riservare sorprese, potrebbe esserci più d’uno che manifesta la sua protesta , ma la mia impressione è che i rossanesi, o perché coinvolti nel voto di scambio( una minoranza certamente) o perché rassicurati dalle vecchie facce conosciute, in sostanza non abbiano per nulla compreso che il destino della città è segnato con la vecchia politica, perché è proprio la vecchia politica che l’ha infilata in un tunnel di sconfitte e di declassamenti che ne mettono a rischio il futuro. E’ come se il cittadino rossanese fosse imbrigliato dai suoi rappresentanti politici, fosse condizionato nelle sue scelte. La politica ha mortificato Rossano facendone un bacino di voti di Cosenza, ma nonostante ciò il cittadino ancora è succube dei vecchi rappresentanti politici. Naturalmente io li definisco così, non perché abbia qualcosa contro chi ha più anni di esperienza politica, ma perché questi signori in vent’anni di governo hanno bruciato le istituzioni cittadine che i rossanesi con molta fatica avevano ottenuto dallo stato italiano nel dopoguerra fino agli anni ottanta! Proprio questa generazione di politici che ora si ripresentano ha lasciato che la Sibaritide venisse espropriata delle sue risorse, pur avendo il bacino economico più importante della Calabria. E poi, domando, come si fa a vendersi il voto per la speranza di un piccolo favore ( che di posto di lavoro ormai nessuno ci crede seriamente, pur sperando), quando la città è stata colpita a morte, ma i cittadini dormono? Ma si rendono conto che l’interesse pubblico della Regione Calabria si è spostato a Castrovillari, cittadina di 25 mila abitanti che non ha le strutture per sostenere i servizi necessari a Rossano, Corigliano e Trebisacce e Cariati, che da soli fanno 120 mila abitanti? Sembra quasi che i cittadini siano stati soporizzati, cioè abbiano ricevuto un sonnifero, tanto appare dalla convinzione diffusa che” tanto non cambia nulla chiunque vada al governo del comune, ognuno lo fa per i i propri interessi.” ( questa è la frase che si sente ripetere spesso da molta gente) Io sono un rossanese diciamo d’adozione, mi sono dedicato ai boschi e all’ambiente di questa città per vent’anni della mia vita e ne sono ancora innamorato, e sono stato prima ringraziato, poi preso in giro dai turisti pugliesi perché giudicavano la mia azione di tutela degli alberi millenari di Cozzo del Pesco, meritoria, ma da” fesso” , perché non capivano come mai il comune non aiutasse la valorizzazione di questi alberi: una volta un barese mi ha detto proprio così:” Professore se lei riuscisse a trasferire uno solo di questi giganteschi castagni nella mia città io le garantisco che faremmo i soldi a palate. Ci faremmo venire migliaia di visitatori, gli faremmo pagare il biglietto e sono sicuro che anche uno solo di questi alberi farebbe la fortuna della mia città”. Possibile che qui non solo si dimenticano delle bellezze e le deturpano, ma addirittura dopo che il tribunale e l’ospedale gli sono stati scippati con la connivenza dei politici la gente ancora dorme? Allora cari cittadini, cari rossanesi, siete gente onesta, buona, per carità, ma se dopo il cataclisma che si è abbattuto sulla città non capite che l’unica speranza che avete è quella di voltare pagina sul serio, per avere qualche piccola speranza per i vostri figli, allora teneteveli pure questi politici che nessuno conosce fuori da Rossano. Sono dei perfetti sconosciuti, non appena varcano i confini della città, e mi riferisco alla provincia, alla Regione, al governo del nostro paese, nessuno li considera, non li ricevono neanche, li lasciano aspettare nelle anticamere del parlamento. Ieri ad un comizio ho ascoltato che uno di questi politici di mestiere alla Regione prima si è assicurato il vitalizio di 3500 € per sé, poi si sarebbe fatto versare un vitalizio di 1800 € a vita per ognuno dei suoi due figli, non solo, ma chi avrebbe firmato questa delibera è un altro politico che sostiene un altro dei candidati a sindaco. In altre parole tra politici sulle piazze si scannano ( fanno “a mossa”, cioè fingono) e poi alla Regione per Rossano non fanno nulla, ma si concedono i vitalizi a vicenda per i loro figli! E voi cittadini ancora ascoltate questa gente? Se i cittadini sono disposti ad accettare questo senza colpo ferire, allora io preferisco centomila volte quei cittadini e cittadine, giovani laureati, professionisti, impiegati, operai che hanno avuto il coraggio di esporsi in prima persona con chi vuole cambiare tutto il sistema marcio nel nostro paese, quel movimento politico che pur essendo il primo partito d’Italia per voti ( sto parlando del movimento cinque stelle) viene attaccato dalla televisione un giorno sì e l’altro pure. Questi rossanesi si sono schierati e lo hanno fatto sapendo di rischiare nell’ambito del lavoro. Preferisco stare con loro, saranno una minoranza, ma almeno questi hanno il coraggio di guardarti in faccia senza dover abbassare gli occhi quando si parla di politica, perché hanno preferito non chiedere niente a nessuno e camminare a testa alta!
prof. FABIO MENIN