Fosse vivo lo scrittore modenese Alessandro Tassoni ,il poema eroicomico “ La secchia rapita” da lui scritto nel 1621, sarebbe diventato “ Le ringhiere rapite”. Ma procediamo con ordine. Correva l’anno 2008, il sottoscritto, in qualità di RSPP (responsabile sicurezza prevenzione e protezione ) nella Scuola Media “ A..G. Roncalli”-Rossano, su delega dell’allora Dirigente Scolastico, segnalava all’Ente Comunale, responsabile del plesso, l’inderogabile necessità di provvedere ad innalzare, mediante apposite ringhiere metalliche, i “parapetti” delle finestre dell’Istituto.
Si tenga presente che gli alunni,preadolescenti, trascorrono la maggior parte della giornata nelle aule e, spesso, si “ sporgono”, anche in modo inconsapevole, pericolosamente, verso l’esterno, con conseguente rischio di paurosi sbilanciamenti.
Al di là di quanto prevede la normativa ( Testo Unico della Sicurezza D.lgs 81/2008), occorre tenere presente che individuato un rischio …non ci si può fermare all’applicazione pedissequa della legge, ma valutare la pericolosità del comportamento delle persone, nella fattispecie “ minori” che vivono una fase della vita in cui la percezione del pericolo può essere falsata. Si tenga conto, inoltre, che l’altezza media degli alunni, nel corso degli anni, è sensibilmente aumentata – più di cm 4 in mezzo secolo ,(…non così i “parapetti” di edifici datati…),non risultando, dunque ,più sicuro poggiarsi sui parapetti e sulle stesse finestre.
In vero, l’Ente Comunale, anni fa, dopo varie segnalazioni, provvedeva “alla bisogna” installando, nel nostro Istituto, apposite ringhiere metalliche,
I lavori, come spesso avviene, risultarono, purtroppo, incompleti, in quanto non tutte le aule furono messe in sicurezza, in specie, paradossalmente, quelle maggiormente bisognose e cioè,l’intero corso E, allocato sul secondo piano dell’Istituto.
L’inadempienza venne subito segnalata dal sottoscritto; i “tecnici” giustificarono l’incompletezza con la pura dimenticanza, assicurarono che avrebbero provveduto immediatamente.
Quasi nove anni sono trascorsi, un tempo biblico, da fare invidia, facendo le giuste proporzioni, alla Salerno-Reggio C.! A tutt’oggi, le suddette aule sono prive di ringhiera e, quindi, di messa in sicurezza.
Questo l’antefatto.
Numerosi “ rappresentati genitori nel Consiglio di Classe e d’Istituto”, anche nell’anno corrente, hanno presentato le loro giuste lagnanze per la sicurezza dei propri figli, e non solo verbalmente.
Il rinnovato impegno del Dirigente Scolastico, dott. Madeo e della Direttrice Amministrativa, ha sortito, un paio di mesi fa, la presenza di un ingegnere comunale per….l’ennesimo sopralluogo. Accompagnato nelle aule dal sottoscritto, il tecnico dava ampie assicurazioni sulla soluzione a breve del problema.
Tempo addietro, ed è qui che sarebbe subentrato il cambio titolo dell’opera eroicomica del Tassoni,, in ora meridiana,. appaiono, in cortile, con mezzi annessi, alcuni operai del comune: finalmente, alleluia, questa è la volta buona, ce l’abbiamo fatta, ma……(.un vecchio cronista sportivo avrebbe gridato clamoroso al Cibali) sorpresa delle sorprese, le griglie pronte e” lucenti” erano destinate all’adiacente Scuola Media” Levi” (……che c’entra la Levi ?Un’incredibile beffa. ) che, incredula per tale manna piovuta dal cielo, si è ben guardata dall’avvertire chi di dovere che, forse , c’era un errore. ( ammesso in un secondo momento dagli stessi responsabili comunali…..possibile che le favole di Fedro e Esopo non insegnano nulla ? ). Ma tant’è ,cosa fatta capo ha
Continua la vicenda delle “ringhiere rapite”. Di nuovo fitto scambio di e-mail e telefonate tra scuola e comune (……solito refrain..non ci sono soldi, provvederemo al più presto…stiamo costruendo le ringhiere, – dovete pazientare ecc.), specie in questo periodo le promesse vanno molto di moda . Burocrazia, lacci lacciuoli, precedenze, priorità, emergenze… Se non fosse stata per la legge Fornero, il sottoscritto non avrebbe certamente vista la fine di questa storia…e chissà se la vedrà ! Invece di arrabattarci per costruire i grattacieli, proviamo a partire dalla base, cioè dalle capanne…in attesa di Godot ! Alla prossima puntata.
Grazie
Prof. A. Lucisano