Durante la campagna elettorale abbiamo letto e sentito uno slogan da tutti i partiti “RIPARTIRE DAL CENTRO STORICO”. Ora, che ad ogni campagna elettorale che io ricordi nei miei 53 anni di vita ci si ricorda solo durante le elezioni del centro storico e qualsiasi sforzo lo si fa per lo scalo e per il lido Sant’Angelo con la speranza di attrarre i turisti, ma sappiamo bene vuoi per il caro prezzo, e perché c’è poco da offrire, i turisti da noi non vengono (i turisti veri non gli oriundi)
quindi questo famigerato centro storico rimane sempre lo stesso anzi se andiamo a prendere gli ultimi eventi religiosi ci accorgiamo che ci sono state tolte anche le cose più banali e semplici e per gente di una certa età e credenti è stato un grande schiaffo.
Partiamo dal Giovedì Santo, lavanda dei piedi, nelle poche parrocchie del paese è stata tolta. Solo in cattedrale si è svolta la lavanda togliendo di fatto ai poveri anziani credenti la gioia di rivivere quell’atto d’amore che Gesù fa ai suoi discepoli ( chi scrive è diventato ateo), alla faccia della misericordia.
Processione del corpus domini, da quando io possa ricordare è sempre stata fatta in paese con la gente che preparava gli altari, i tappeti di fiori per la strada, le coperte più belle tirate fuori dal corredo per metterle ai balconi ecc… quest ’anno niente, giù allo scalo anche la processione del corpus domini. I politici che tanti slogan fanno sono muti, non un’articolo di protesta, alla faccia della misericordia.
Ultimo evento Codex Purpureus Rossanensis , tutto si e svolto tra piazza steri e piazza santi anargiri. Fare un giro per il paese e dare la possibilità a gente anziana oppure semplicemente a gente che ha dificoltà a camminare, mi chiedo costava troppo? Ora so di esprimere un pensiero che non verrà condiviso da molti, credo però che se ci fosse stato il Vescovo precedente avrebbe dato questa gioia a tutto il paese.
Papa Francesco dice sempre che bisogna mettere al primo posto la Misericordia per tutto anche nelle piccole cose perché prima ci sono i fedeli e poi le proprie necessità.
Pietro C.