Nel momento in cui esprimiamo la nostra commozione e solidarietà alle popolazioni dell’Italia centrale colpite da un tragico evento sismico non possiamo non rilevare che i gravi danni , i lutti, e i feriti che sono numerosi sono avvenuti in una zona per caratteristiche edilizie assai simili a quelle per esempio del nostro centro storico di Rossano. Allora ci domandiamo : dato che Rossano è perfettamente inserita nelle carte del rischio sismico delle nostre autorità scientifiche e il rischio è molto alto

come in tutta la Calabria vorremmo sapere da chi ci governa questo semplice dato: cosa è stato fatto in questi decenni per diminuire il rischio sismico ed aumentare la sicurezza degli edifici? Senza dubbio il sistema della protezione civile ha fatto dei passi in avanti , ci sono delle forze più coordinate, anche a Rossano, ma questo riguarda la possibilità di assicurare soccorsi dopo un’eventuale scossa. Gli edifici allo scalo sono costruiti con moderni criteri antisismici e quindi nel caso di una scossa del genere subirebbero sì danni, ma non tali da compromettere le vite umane, o almeno è presumibile sia così. Forse i primi edifici intorno alle vie principali potrebbero riservare delle sorprese in tal senso. Ma per il centro storico di Rossano, così come per quelli di Paludi, Calopezzati, Crosia ,Bocchigliero, Cariati, Longobucco, Cropalati, Caloveto, i nostri centri storici le situazioni edilizie sono fortemente a rischio. Si tratta di centri storici assai simili a quelli dei paesi del Reatino che sono crollati come castelli di sabbia. Quindi noi chiediamo alla politica: avete mai considerato che la salvaguardia delle nostre popolazioni richiederebbe adeguati interventi per consolidare inostri centri storici? Diciamo che almeno dieci- quindicimila persone che vivono in questi centri e se consideriamo il periodo estivo dobbiamo raddoppiare questa cifra, perché ci sono gli emigrati nei paesi, quindi diciamo che partiamo da un minimo di diecimila fino ad un massimo di trentamila persone che sono a forte rischio in caso di terremoto della gravità di quella avvenuta nel centro Italia oggi. Non solo. E’ mai stata fatta qualche seria esercitazione di emergenza che coinvolga tutta l a popolazione di questi centri? No, mai Allora mi permetto di suggerire alla politica che parla di cose vacue e inutili nelle campagne elettorali ed ai cittadini che chiedono piccoli piaceri in cambio del loro voto, ebbene i cittadini devono sapere che così facendo essi stessi si espongono a dei rischi molto gravi. Prima o poi, ce lo dicono gli scienziati anche le nostre zone potrebbero essere colpite da eventi sismici del genere, o quantomeno il rischio esiste come dicono gli scienziati. Quindi mi rivolgo al sindaco di Rossano ed ai sindaci della nostra zona: se ci tenete ai vostri concittadini ed alla loro salute preoccupatevi di fare dei piani di consolidamento degli edifici dei vostri centri storici . Occorre un piano di protezione civile territoriale che si occupi nello specifico della tutela dei centri storici che sono quelli più a rischio. E questo non per fare arricchire qualche tecnico, ma un piano serio vero costruito su base territoriale da un consorzio di comuni che sono tutti nelle condizioni simili. Allora vorrei che le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione anziché parlare di sviluppo, turismo, si preoccupassero in primis di difendere dal rischio sismico e idrogeologico le nostre popolazioni. Ricordiamoci che il nostro territorio è pieno di faglie, quindi in caso di terremoto in queste aree i rischi diventano maggiori e sono moti i comuni interessati da questo rischio. Ora mi rivolgo alle forze nuove della politica che si sono affacciate negli ultimi anni anche da noi: mi riferisco al movimento di Flavio Stasi ed al movimento cinque stelle. La politica tradizionale da noi ha semplicemente ignorato questi problemi, volete voi occuparvene oppure preferite anche voi mettervi a gridare al lupo al lupo dopo che un evento catastrofico sia avvenuto? Chiediamo alle istituzioni un piano serio di protezione civile che preveda il consolidamento dei nostri centri storici, con progetti di sostegno da chiedere all’unione europea che deve capire che queste cose sono le prime da finanziare . E per fare queste cose utilizziamo i nostri giovani ingegneri e geologi che hanno studiato nelle università e diamogli anche da lavorare. Per ciò che io ricordo il piano di protezione civile di Rossano e qualche altro comune non ha mai previsto opere di consolidamento strutturale, quindi chi lo ha redatto dovrebbe rivedere i criteri ed aggiornarli ad una moderna prevenzione del rischio. Nei piani regolatori dovrebbero inoltre essere inserite delle norme che obblighino i privati nei centri storici ad interventi di recupero e consolidamento degli edifici vecchi, pena il divieto di ogni tipo di concessione edilizia di qualunque genere.
prof. Fabio Menin già pres. WWF Calabria