La Polizia di Stato ha sequestrato a Rossano parte di un’azienda agricola il cui titolare, il cinquantunenne P.G., é accusato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, distruzione e deturpamento di bellezze naturali e abbandono di rifiuti. Il sequestro é stato eseguito dal Commissariato di Rossano unitamente a personale del Comando polizia municipale ed al Dirigente dell’Ufficio ambiente del Comune.
Nel corso di un’ispezione all’interno dell’azienda, ubicata in contrada Trapesimi, é stato accertato che a circa dieci metri dalla stalla adibita a ricovero di bovini, con annessa vasca per la raccolta di rifiuti liquidi, il titolare dell’azienda aveva realizzato un deposito di letame di circa 25 metri cubi, adagiato su superficie non pavimentata e priva di copertura dalla quale aveva origine un riversamento di acque reflue. Il riversamento, dopo aver attraversato un porzione della superficie aziendale e proprietà private, sfociava nel torrente Coserie. E’ stato inoltre accertato che i liquami provenienti dal letame venivano “spalmati” sui terreni, senza possibilità di assorbimento, dando luogo a ruscellamenti e riversamenti di percolato maleodorante. Si è pertanto proceduto al sequestro di una parte dell’azienda e precisamente della superficie di 1500 metri quadri ove si trova l’abbanco di letame, lo scarico ed i successivi ruscellamenti. L’area oggetto di sequestro è stata affidata in custodia allo stesso titolare che si è impegnato a mettere in sicurezza e bonificare i terreni oggetto d’inquinamento.