Esimio sig. Ferraina, in tanti anni di onorata carriera giornalistica, non ho mai scritto il falso in tutti gli articoli pubblicati finora tramite i diversi organi di stampa a diffusione regionale e nazionale, ma anche attraverso questo importante Blog d’informazione con il quale collaboro attivamente da circa dieci anni (2006-2016). Chi mi conosce bene, sa perfettamente che sono una persona leale, corretta, aperta al dialogo e al confronto con tutti (autorità e semplici cittadini),
per cui certi giudizi non mi appartengono e non scalfiscono minimamente la propria onorabilità di cronista. Vorrei ricordarle, tra l’altro, che ho sempre documentato le diverse vicende di questo “nostro” amato e martoriato territorio con una precisa etica professionale, distante anni luce da questo lembo di Calabria in cui faccio fatica nel portare avanti le proprie idee, raccordando sempre la verità dei fatti. Non ho bisogno, dunque, di mettermi in evidenza, con la propria firma, o di raccontare il falso. Questo tipo di cose non rientrano assolutamente nella mia filosofia di vita. La mia lealtà e correttezza, sia come cittadino e sia come cronista freelance, è stata sempre apprezzata da tutti, tranne da coloro i quali continuano a remare contro il sottoscritto senza alcuna motivazione plausibile. Capisco bene di non essere mai stato profeta in patria né come cittadino né come giornalista per il semplice motivo di aver preso le distanze dalla cosiddetta casta e da certi sistemi, ma arrivare a volermi mettere il bavaglio è del tutto assurdo. Prendo le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dal Sig. Ferraina (Presidente dell’Associazione 12 agosto 2015), tramite il comunicato-stampa pubblicato ieri (18 ottobre 2016), in cui non ho nulla da rimproverami in merito all’articolo dedicato al tavolo tecnico che si è tenuto a Rossano nei giorni scorsi sulla messa in sicurezza del territorio dopo l’alluvione dello scorso anno. Continuerò la propria “mission” di cronista, libero ed indipendente, con l’impegno di sempre, al di là di chi rema contro o vuole ostacolare con ogni mezzo la propria carriera giornalistica, al fine di documentare le vicende che, di giorno in giorno, si susseguono in questo vasta area della fascia jonica cosentina. Mi dispiace da cittadino rossanese e da operatore dell’informazione che, ancora oggi, si continua a fare la guerra tra i poveri in questo territorio in cui, a mio giudizio, non si assisterà mai ad un radicale cambiamento se non si cambia registro. Il sottoscritto, nonostante qualcuno abbia deciso di fermarmi e di tapparmi la bocca per sempre, continuerà, comunque ed ininterrottamente, la sua battaglia personale in difesa della libertà di stampa, sfidando anche determinati sistemi. Al sig. Ferraina, invece, auguro di vincere le sue battaglie nelle dovute sedi Istituzionali e non contro il sottoscritto. E’ facile, per molti, attaccare i più deboli o quanti sono impegnati, costantemente, a raccontare la verità dei fatti e riuscire, allo stesso tempo, a costruire una società migliore dove, purtroppo, non ci sono più regole. Le sfide sono altre. Sarebbe opportuno, a mio giudizio, fare la voce grossa (mi rivolgo in primis al sig. Ferraina) con quanti, ancora oggi, continuano a calpestare i diritti ed i doveri dei tanti cittadini in cui le loro istanze non sono né ascoltate né considerate. Vorrei rimarcare, inoltre, che non sono mai stato un cronista di regime e che accetta facilmente determinati compromessi. Scrivo gli articoli, in piena libertà e senza attingere ad alcun comunicato-stampa o ricevendo pressioni da quanti esercitano ruoli di potere (politici compresi), al fine di documentare le vicende di questo lembo di Calabria, mi riferisco all’intera Piana di Sibari, cercando di contribuire alla sua crescita. Mi auguro che, un giorno, possa assistere ad un radicale cambiamento, in questo territorio, al fine di intravedere un domani migliore. Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza. Vorrei sottolineare che, oltre ad aver sempre garantito una mirata e corretta informazione attraverso questo Blog d’informazione negli ultimi dieci anni, non ho mai usato tale organo di stampa per scopi personali o per mettermi in evidenza. Mi sono, soltanto, limitato a raccontare, con una precisa etica umana e professionale, tutto quello che accade, quotidianamente, nell’intera area urbana: Rossano-Corigliano e non solo, al fine di informare, correttamente, i tanti lettori on-line. Una mission, dunque, finalizzata, in primo luogo, a raccontare sempre la verità dei fatti. Verità che, più delle volte, dà fastidio a molti. Vado avanti grazie a quanti apprezzano, quotidianamente e tramite questo Blog, il mio lavoro di umile cronista impegnato, da anni, a documentare tutto quello che accade in questa vasta area della Calabria che, negli ultimi anni, ha dovuto fare i conti con alcune scelte politiche, mai condivise dai cittadini, in cui si è dovuto assistere, inermi, al declassamento del territorio. Mi auguro, infine, che si possa aprire un dialogo tra tutti i comuni della fascia jonica cosentina, evitando ogni forma di campanilismo, in modo tale da mettere in atto una serie di iniziative finalizzate a creare nuove forme di sviluppo. Speriamo bene.
ANTONIO LE FOSSE
REPORTER FREELANCE
LIBERO ED INDIPENDENTE