A replica e correzione della contestazione, se fosse necessario o altro affidare incarichi a legali esterni, in considerazione dell’esistenza di Ufficio Legale Comunale, sollevata dal Movimento Cinque Stelle di Rossano in ordine ad incarichi professionali affidati a legali esterni, con riferimento a quello di cui al sottoscritto, è doveroso precisare:
-l’affidamento dell’incarico professionale riguarda giudizio davanti la Cassazione, per il quale è condizione necessaria l’abilitazione dell’avvocato a patrocinare in Cassazione; abilitazione che è conseguita secondo legge ed impone l’iscrizione nell’Albo degli Avvocati Cassazionisti, pena l’inammissibilità delle attività difensive svolte.
– il Comune di Rossano, allo stato, risulta, avere convenzione temporanea con legale esterno libero professionista, che è abilitato ed iscritto all’Albo Cassazionisti dal 2014. Nel merito della vicenda, occorre altresì precisare:
-Il Comune di Rossano, per un esproprio non perfezionato, relativo agli anni ’80, veniva citato dal proprietario dell’area davanti al Tribunale di Rossano.
-Il Tribunale di Rossano con sentenza del 2006 condannava al risarcimento il Comune di Rossano per un somma, all’epoca in lire, oggi attualizzato, con interessi ed accessori, pari ad € 300.000,00.
-Stante la sopravvenuta incompatibilità del primo legale del Comune di Rossano, al sottoscritto veniva affidato l’incarico di proporre appello.
– La Corte di Appello di Catanzaro, dopo nove anni di causa, complessa attività istruttoria con ben due consulenze tecniche d’ufficio a due differenti tecnici ed ulteriori approfondimenti tecnici, con sentenza del 2015, in accoglimento delle difese proposte nell’interesse del Comune di Rossano, riduceva la somma da risarcire all’importo di € 105.00,000, con un evidente risparmio per le casse comunali, quindi pubbliche.
– Il proprietario del terreno espropriato proponeva ricorso per cassazione per ottenere l’annullamento della sentenza della Corte di Appello e quindi la maggiore somma risarcitoria.
– Il Comune di Rossano affidava al sottoscritto l’incarico di difenderlo nel giudizio di Cassazione.
– Il sottoscritto proponeva, come di rito, controricorso per difendere le ragioni dell’Ente comunale.
– Per coloro che non sono a conoscenza di come si svolge il processo in Cassazione, metto in evidenza la complessità dell’attività difensiva, nella specie, anche la ristrettezza dei tempi entro cui esaminare il ricorso proposto, predisporre il controricorso, notificare ai legali costituiti nel ricorso (in Roma), depositare in più fascicoli e copie il controricorso e gli atti del primo e secondo grado.
– Ho accettato l’incarico per il giudizio in Cassazione, nonostante il Comune di Rossano a tutt’oggi non abbia provveduto al pagamento nemmeno delle spese legali del giudizio di appello, stante la situazione economica precaria delle casse comunali, perché diversamente, per i tempi ristretti e per la mole degli atti processuali da esaminare da altri eventuali affidatari legali, avrei messo in difficoltà lo stesso Comune e le sue ragioni difensive.
– Non solo, ma ho accettato per senso di responsabilità l’incarico, nonostante il Comune di Rossano, sempre per la situazione economica, in cui si è trovata l’attuale Amministrazione, mi abbia chiesto di accettare la previsione di una spesa per compenso professionale inferiore rispetto a quella stabilita dalle Tariffe Forensi, nonostante la rilevanza e il valore della causa, e non ha versato allo stato nemmeno le spese vive, quindi dal sottoscritto anticipate.
Quanto al sotteso malevole intendimento di cosa ci possa essere dietro l’incarico, per quanto mi riguarda, ribadisco la già dichiarata contrarietà politica all’alleanza tra il PD e la lista Civica il Coraggio di Cambiare, ritenendola “anomala” e fuori dal perimetro politico delle alleanze del Pd.
Infine, non posso che ribadire quanto già espresso in occasione della dichiarazione fatta a suo tempo, di dissenso rispetto alla stessa “alleanza elettorale”, cioè che, ogni Comunità avrebbe bisogno, politicamente parlando, non solo di una buona amministrazione ma anche di una buona opposizione e il Movimento Cinque Stelle, pur assente in Consiglio Comunale, che intende legittimamente fare opposizione in Città, dovrebbe però “approfondire” le problematiche prima di sollevarle, diversamente rischia, come nel caso in questione, di fare disinformazione.
Rossano, lì 27.10.2016 avv. Giuseppe Tagliaferro