L’adesione all’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” è un primo tassello per riprendere il discorso sullo sviluppo dell’agricoltura nel territorio di Rossano e dintorni, sviluppo che in questi ultimi anni ha segnato notevoli ritardi e manifestato parecchie battute d’arresto, per non dire fallimenti, a cominciare dalla grande cattedrale nel deserto sotto la stazione ferroviaria di Rossano, il cosiddetto Elaiopolio, per finire all’ex Piccinelli Agricola della vicina Mirto.
L’adesione soltanto, però, non basta: bisogna aggiungere molto altro di più in termini di ricognizione delle risorse agricole disponibili sul nostro territorio, del patrimonio edilizio rurale esistente e di proposte attuative, per recuperare tutti questi anni perduti.
Il Partito Comunista Italiano di Rossano, a riguardo, da anni non fa altro che riconfermare per la nostra Città le proposte di sviluppo in agricoltura, che bisogna portare avanti per dar gambe più spedite alla progettualità di settore e ottenere risultati concreti tangibili.
In sintesi, riproponiamo l’ormai storico pacchetto di strumenti di pianificazione in agricoltura e nei settori affini, che sia compatibile, funzionale e sostenibile con le risorse presenti sul territorio, per non lasciare spazio all’improvvisazione e alle procedure truffaldine e sprecone:
– redazione del “Piano Agricolo Comunale”, per conoscere lo stato attuale delle attività agricole in essere, delle aziende operanti e delle vocazioni produttive delle aree con relative proposte;
– redazione del “Piano di Ricognizione e Recupero dei Casini di Campagna“ con una proposta articolata a scopi di riuso abitativo, turisticoricettivo, produttivo;
– redazione del “Piano Agrituristico Comunale” con particolare interesse ai Casini di Campagna;
– redazione del “Piano di Ricognizione del Patrimonio Boschivo e dei Terreni Demaniali“ e loro “Piano di Gestione ed Utilizzo” per un uso produttivo di queste ingenti risorse disponibili.
In questa direzione va anche l’iniziativa, promossa dal PCI di Rossano, di una petizione popolare per l’istituzione di corsi staccati di laurea in Scienze Agrarie, Forestali e Veterinarie; Scienza della Terra e dell’Alimentazione; Scienza delle Produzioni Marine nei locali amministrativi dell’elaiopolio, con annesso Centro Studi e Ricerche Merceologiche e collegato Laboratorio Sperimentale nei capannoni.
Ma anche fermarsi solo a questo non basta lo stesso: bisogna prendere il toro per le corna ed esaltare i settori della nostra agricoltura più rappresentativi per Rossano: l’agrumicoltura e l’olivicoltura, che da sole sono gli assi portanti dell’economia agricola di questo circondario.
Cosa propongono, da anni, i Comunisti Italiani di Rossano? Che il Comune di Rossano diventi promotore di se stesso, che il Comune di Rossano in prima persona, cioè, prenda l’iniziativa di istituire strumenti di promozione dei nostri prodotti agricoli più presenti sui mercati nazionali e istituisca un marchio di qualità per i prodotti dei due settori: il marchio di qualità “Agrumi di Rossano” e il marchio di qualità “Dolce di Rossano” per i prodotti olivicoli.
Il modo e i tempi di attuare le due iniziative si vedranno dopo: prioritario è depositare alla Camera di Commercio di Cosenza il marchio e il relativo logo. Il PCI di Rossano farà la sua parte.
per il Partito Comunista Italiano di Rossano
Rossano, 12/11/2016. il Segretario Cittadino facente funzione
ing. Giuseppe Marincolo