Ottimo riscontro di presenze e contenuti alla festa dei Verdi di Rossano
“La nostra Costituzione va applicata, non riformata”. Su queste forti e condivise parole di Luigi Sapia, Comitato per il No, si è aperto il convegno sulla riforma costituzionale e le ragioni del No, promosso all’interno della giornata per i festeggiamenti del trentennale della Federazione Verdi, domenica scorsa nelle sale dell’ex delegazione allo Scalo di Rossano e moderato dalla giornalista Mita Borgogno.
Una platea attenta quella presente in sala che ha scelto i Verdi per informarsi e capire a fondo le ragioni del referendum e di chi intende votare no.
A Sapia, che ha parlato anche di riforma eccessivamente vasta, si tratta del più grosso rimaneggiamento alla nostra Costituzione dal 1948, anno della sua promulgazione a oggi, è seguito l’intervento di Giuseppe Guido, segretario generale Cgil comprensoriale che ha articolato nel merito e nel metodo il No del suo sindacato. Guido ha fatto un passaggio, per quanto riguarda il metodo in cui si è arrivati al testo di riforma, chiedendosi se l’attuale Governo in carica eletto, ricordiamo, con una legge elettorale – la legge Calderoli – dichiarata incostituzionale, sia legittimato a portare a termine una riforma così profonda del sistema istituzionale, sottolineando anche come ci sia il rischio di indebolire alcuni poteri di garanzia, come quello del Senato, a favore di un rafforzamento del potere esecutivo. “Gli elettori non si lascino ingannare dalle mosse che negli ultimi giorni i sostenitori del sì potrebbero mettere in campo – ha concluso – ma viaggiamo compatti verso il no”.
Ha parlato di politica come problema e non strumento, Flavio Stasi, capogruppo in consiglio comunale di Rossano Pulita, auspicando al ritorno a una maggiore rappresentanza dei nostri eletti e non a una loro diminuzione, facendo particolare riferimento a come questa riforma metta a rischio la rappresentanza regionale rispetto all’ingerenza dello stato. Stasi ha ricordato come la scelta dei commissari sia decisa dal governo. La riforma, qualora dovesse passare, introdurrà la clausola di supremazia per cui, nei casi di interesse nazionale, le decisioni dello stato prevalgono su quelle delle regioni. Ha poi ricordato come il sistema del commissariamento, in sanità soprattutto, abbia portato ai danni oggi sotto gli occhi di tutti.
Le conclusioni sono spettate a Francesco Ratti, dirigente della Federazione Verdi Rossano, che ha invitato a votare no per le giuste ragioni, perché è una riforma concepita male e peggio presentata da mettere da parte per poter riaprire una discussione nel Paese fra politica, attori sociali e società civile. “La campagna referendaria – ha concluso Ratti – da argomento di alta caratura si è ridotta ad un referendum sull’attuale Governo uscendo da ogni merito di analisi e confondendo l’elettorato. Come fu con il referendum sulle trivelle, perso per lo stesso motivo”.
Un’intera giornata dedicata all’ambiente alla tutela del territorio, alla storia del Partito dei Verdi , dunque, quella di domenica scorsa apertasi in piazza Le Fosse per la festa in occasione del trentennale di fondazione del partito; il sole che ride, comparso per la prima volta in Liguria nel 1986 e che quest’anno ha ripercorso tre decenni di alti e bassi ma sempre con l’obiettivo di tutelare e difendere il territorio per uno sviluppo pienamente sostenibile. Nell’anno di Cop22 è simbolicamente giusto portare in piazza la storia di chi ha sempre detto, in circostanze non sospette e in completa solitudine, quello che oggi viene ripetuto con toni allarmati in tutte le conferenze internazionali come quella di Parigi. Nella mattinata piazza Le Fosse ha visto la presenza degli stand informativi (Giovani Verdi, WWF, Comitato per il NO, RiCrea e uno stand dedicato alla salute e al benessere) e di tanti militanti e simpatizzanti che hanno portato il loro contributo alla prima parte della giornata colorando di verde la centrale piazza dello Scalo.
Dopo il convegno la serata è poi proseguita di nuovo in piazza dove Elisa Romano, dirigente nazionale della Federazione, ha moderato la serata, che ha visto la presentazione ufficiale dell’inno ufficiale dei Verdi: scritto da Elisabetta Salatino e Vincenzo Ratti, composto dal maestro Giovani Romano, è stato eseguito per la prima volta da Bina Cesareo. In questa occasione è stata presentata ufficialmente anche la Giovanile dei Verdi, che ha mosso i suoi primi passi proprio domenica, mentre i festeggiamenti si sono conclusi con l’esibizione di Graziella Veneziano e dei ragazzi della sua scuola musicale e di Giuseppe Ioele.
Federazione Verdi Rossano