Il sindaco di Corigliano Calabro e di Rossano, Giuseppe Geraci e Stefano Mascaro, mercoledì 18 gennaio, alle ore 12,00, presso la sede regionale di Palazzo Campanella in Reggio Calabria saranno sentiti in audizione presso la Prima Commissione Affari Costituzionali appositamente convocati dal suo presidente On. Franco Sergio. Saranno altresì presenti all’audizione l’on.le Graziano nella qualità di presentatore della proposta di legge ed il Comitato delle 100 Associazioni rappresentato da Amerigo Minnicelli, Enrico Iemboli e Corrado Minnicelli.

Già oggi, in base a quello che diranno, si capirà l’effettiva volontà dei due sindaci, se proseguire o meno verso le fasi successive dell’iter che riguarda il processo di “fusione”, il quale oltre alla conferma della volontà degli amministratori avrà ancora bisogno del consenso anche dei cittadini che dovranno esprimersi con il “referendum”.
Il Comitato delle 100 Associazioni, ormai oltre 130 grazie alle adesioni che stanno pervenendo di giorno in giorno, è da oltre tre anni che lavora perché il territorio di Corigliano Calabro e di Rossano venga unificato in una unica identità, in un unico Comune, al fine di fermare l’azione depauperatrice del capoluogo di provincia, che non ha mai visto di buon occhio questa fusione perché renderebbe la nuova città che ne nascerebbe più forte e più competitiva nei confronti dello strapotere cosentino e di chiunque voglia continuare a sottrarre servizi a Corigliano e a Rossano e al contesto del territorio viciniore.
I cittadini coriglianesi e rossanesi non ne possono più di vedersi impoveriti non solo dal governo centrale ma anche della classe politica dominante cosentina che imperterrita ci ha trattato e continua a trattarci come terra di conquista, levando a noi cittadini non solo uffici e servizi ma anche la dignità di esistere.
Con l’audizione, i sindaci devono farsi portatori presso la prima Commissione Affari Costituzionali di questo messaggio e confermare le proprie delibere con le quali hanno espresso la volontà di procedere verso la fusione delle due città. Ogni espressione diversa o comportamento dilatatorio dei tempi, non può e non potrà giustificare nessun rinvio. Siamo già in ritardo con la storia e non può andare avanti l’incertezza, il tentennamento, le scuse di qualsivoglia motivazione. Una volta fatta la fusione tra Corigliano Calabro e Rossano, questa nuova realtà avrà i titoli per guidare il processo di sviluppo non solo del suo territorio ma anche del contesto di quello vicino, aggregando intorno a sé e con esso il restante viciniore territorio fino a formare una area vasta che potrà essere da volano per i paesi contermini.
Il nostro futuro andrà verso questa direzione?
I tempi e la storia ce ne danno le motivazioni, gli uomini dovranno trovare il coraggio per crearne le condizioni.
Se tutto andrà come la maggior parte dei cittadini si augura, se cioè le audizioni di mercoledì saranno positive ed i sindaci confermeranno la volontà di proseguire il processo di fusione iniziato, si dovrà lavorare per preparare il “referendum” e se questo sarà ancora positivo si dovrà lavorare per le fasi ulteriori e successive che la legge prevede. Se tutto andrà bene, alla fine di tutte queste tappe, la Regione Calabria dovrà provvedere all’emanazione di una specifica legge con la quale viene riconosciuta la nuova città, che, avrà certamente una popolazione di circa 80 mila abitanti.
Una dimensione che non potrà più essere né ignorata né sottovalutata.

F.to Enrico Iemboli
Componente Comitato 100 Associazioni