Non sappiamo cosa il Comune di Rossano abbia fatto in questi mesi sulla questione migranti né sappiamo quali siano le politiche sociali verso le fasce povere dei nostri concittadini che la Giunta Mascaro ha fin qui attivato. Sui migranti abbiamo proposto a suo tempo un sistema dell’accoglienza che abbia fondamento nella solidarietà fuori dagli interessi economici e perciò basata sul volontariato presente e diffuso in città
e nella accoglienza in microstrutture ed in numero compatibile con la nostra dimensione cioè 2-3 migranti ogni mille abitanti in coerenza con l’intesa tra ANCI e Ministero degli Interni perché, per dirla con il Presidente ANCI “ serve un salto di qualità in grado di garantire un sistema di accoglienza dei migranti più ampio, che veda come protagonisti i sindaci, fondato su una distribuzione più diffusa finalizzata a evitare un eccessivo addensamento su poche realtà».E’ per tutto questo che oggi chiediamo conto al Comune di cosa si e’ fatto in questa direzione per la creazione di quel sistema di accoglienza che tutti abbiamo condiviso. C’è oggi una realtà drammatica che investe anche i nostri concittadini. Nuove e vecchie povertà si sono sommate a forma di emarginazione e di abbandono anche nella nostra comunità. La quale spesso è stata sorda od egoista, o si è limitata alle forme canoniche dell’assistenzialismo e dall’aiuto una tantum. Riteniamo che una comunità che voglia dirsi civile e solidale debba compiere un salto di qualità e che ciò è richiesto prima che alle istituzioni a ciascuno di noi. Per tutto questo esprimiamo il nostro plauso all’ iniziativa del Vescovo di Rossano di fare di alcuni locali della stazione di Rossano una “Casa della carità” che dia servizi ai poveri della città ed ai migranti attraverso una serie di aiuti concreti che partono dalla promozione della persona per interessare poi la salute, il benessere fisico e psichico, il ristori e l’igiene personale. Tante volte non ci siamo accorti dei poveri rossanesi che per dignità nascondono il loro disagio e non bussano alla porta delle istituzioni. Crediamo che l’iniziativa del Vescovo sia un passo importante e chiediamo che anche il nostro Comune avvii una seria e costruttiva riflessione su quanto le istituzioni possono e debbono fare.
Tonino Caracciolo Marinella Grillo