Se volete capire il basso livello che ha raggiunto la nostra sanità, basta recarvi nei pronto soccorso degli ospedali di Corigliano e Rossano. Perché lì si prova una vergogna infinita, quasi al limite dello schifo, nel vedere, oltre a pazienti che passano qualche ora o qualche giorno in attesa di un letto in reparto, che mancano persino le attrezzature necessarie a monitorare chi arriva in codice rosso o, addirittura, le barelle dove visitare i pazienti meno gravi.
Una situazione drammatica, assurda, che configge con i diritti umani e con quella Costituzione, per molti ritenuta intoccabile ma mai attuabile, che ci ricorda che la salute è un diritto. Riconosciuto. Saldo. Anche quando i disservizi sono un fattore cronico. Come avviene proprio ai pronto soccorso, dove il caos ormai regna sovrano da tempo e dove si verifica di tutto,
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