Il grosso dell’armata crotoniana, preceduta dalla cavalleria di Dorieo,dopo avere spazzato ed incendiato i sobborghi , avanzava urlante verso il centro della città, travolgendo e sterminando i fuggiaschi, pazzi di terrore, che cercavano di raggiungere le mura e disperdersi nell’oscurità della notte! Il fuoco si allargava man mano come uno sterminato braciere in cui i boati sinistri degli edifici e dei templi cadenti si ripercuotevano come il fragore del tuono.
Sibari ormai non era che un immenso rogo , ove vincitori e vinti , nel furore della morte , cercavano di raggiungere la pianura ed i monti , in uno scompiglio tragico . Tre cavalieri , curvi , coperti di polvere nera , irriconoscibili e stanchi , si precipitarono nella tenda di Pitagora che, su una bassa collina , scrutava l’orizzonte . Erano : Milone , Callia e Dorieo.
“ Maestro , – disse Milone – la città brucia !”
“ Ebbene , per spegnerla , date ordine che sia sbarrata la diga . “
“ Così – aggiunse Callia – la profezia del Dio s’è avverata ! “
E le acque del Crati , immerse , nella grande diga , coprirono lentamente le ultime vestigia della città morta …
(da L’ultima notte di Sibari di C. Guidi )
E se l’antica Sibari … rivivesse in una < Nuova Sibari > -dopo tanti secoli trascorsi- cosa ne direste ?
Beh sarebbe un grande miracolo … non solo per la Cultura ma anche per i cittadini dell’intero territorio della Sibaritide ! Intanto i cittadini di Corigliano e di Rossano ,- pur tra legittimi dubbi , incertezze , mancanza di dati e reciproche paure … di non idilliaci tempi passati – si stanno mobilitando per una probabile fusione … a cui vorrebbe unirsi anche – non so se in una prospettiva di vera fusione oppure di area vasta – anche il comune di Cassano Jonio : ch’è parte integrante dello stesso territorio , ed in cui ci sono un Museo d’interessanti reperti della civiltà sibarita , una frazione denominata Sibari – ad una manciata di km da Corigliano – , una stazione ferroviaria ch’è uno snodo di rilievo nonché i famosi Laghi di Sibari .
A me , modesto uomo di cultura , non interessa quello che decideranno legittimamente i cittadini delle tre comunità – le singole popolazioni hanno sempre ragione – Desidererei però che si procedesse con i piedi di piombo, perché tornare indietro sarebbe davvero difficile … Ci è d’esempio l’Unione europea … dove si è sempre in conflitto … e da dove è anche assai difficile uscirne fuori come dice M. Draghi … perché dovremmo pagare una pesantissima penale .
I cittadini comuni non sono tanto consapevoli sui reali benefici che ricadrebbero sulle loro singole persone e sui benefici che ricadrebbero su ciascuno dei Comuni contraenti in seguito alla fusione … perché nessuna informazione propedeutica , nessuna o quasi attività di cultura o di socializzazione è stata sostanzialmente fatta, magari con cultori ed esperti di storia locale , di letteratura , di costumi e di tradizioni, di linguaggi locali ,di monumenti Chiese e beni culturali , insiti nelle tre comunità, di validi economisti che sappiano bene indicare costi e benefici dell’intera fusione …. e che siano bene individuati i punti fondamentali su cui , in seguito , potrebbero nascere riserve , equivoci e malintesi … secondo la logica della favola di Fedro in cui il leone dice …la prima parte a me perché sono il leone …la seconda parte pure a me… ed anche a me la terza perché … E’ meglio allora essere prudenti … e valutare bene quello che si scrive … Del resto a chi e a che cosa gioverebbe mettere il cappello ad un corpo ancora ignudo ??