Caputo: impari ad usare linguaggio politico. La mia è opposizione nell’interesse della città
A distanza di oltre un anno dalle ultime amministrative il consigliere RAPANI, che continua a piegare ogni suo respiro politico ai cupi e frustranti sentimenti della mancata elezione a Sindaco, dimostra di non aver ancora capito che tra la ragioni della sua sonora sconfitta vi è anche e soprattutto la preferenza per un linguaggio scurrile, arrogante, distruttivo e che è servito e serve soltanto ad alimentare odio sociale.
Un linguaggio ed un clima che è l’esatto contrario di ciò di cui vi sarebbe bisogno oggi nel dibattito politico e sociale cittadino e territoriale in vista dell’importante e storica opportunità del referendum popolare consultivo sulla fusione con Corigliano. È quanto dichiara il consigliere Giuseppe CAPUTO ribadendo che, proprio per questa ostinazione mediatica a non trarre insegnamenti da errori evidenti e sotto gli occhi di tutti, RAPANI resta a tutti gli effetti un bullo della politica. Ed anche smemorato – aggiunge – perché continua a dimenticare un dato oggettivo: mentre la lista del sottoscritto, costruita in appena due mesi, ha raccolto 1835 voti di preferenze, piazzandosi come la terza migliore tra quelle in competizione, la sua lista Fratelli D’Italia, più volte definita una corazzata, alla quale egli lavorava da oltre 3 anni, è riuscita ad ottenere soltanto 1899 preferenze! Se ben tre anni di lavoro – va avanti – non sono bastati allo stratega per arrivare al risultato ambito da molto tempo allora non può suonare offensivo il suggerimento, che ribadisco, di parlare meno, di lavorare di più e magari di farsi consigliare meglio. Se RAPANI – aggiunge CAPUTO – avesse infatti ascoltato colui che definisce il suo “maestrucolo” oggi parlerebbe da Primo Cittadino e non dai banchi dell’opposizione. Una cosa è certa: in oltre 20 anni sul campo, ha dimostrato di esser stato forse molto più bravo come architetto, meno maturo come politico! Non si capisce altrimenti – prosegue l’ex Sindaco – questo suo rancore e questa attenzione ossessionata nei miei confronti, tentando di addebitarmi colpe che non mi appartengono e rifuggendo da un più opportuno esame di coscienza, avendogli offerto su un piatto d’argento un alleanza politica che lo avrebbe portato a vincere, ma lui ha privilegiato un’intesa con quella parte politica che ha sempre militato a sinistra. Per quel che mi riguarda, RAPANI può continuare a sfogarsi se ciò gli procura serenità e tranquillità, io proverò a restare paziente nei riguardi di un ex alunno. Quanto ai contenuti ed ai metodi del fare opposizione non sfugge a nessuno il carattere esclusivamente strumentale e coniugato ad interessi personali con il quale RAPANI interpreta il proprio ruolo di consigliere di minoranza. Cerchi se ci riesce, di attuare una politica sana e costruttiva. Il valore della mia azione di consigliere di opposizione, che motivo e difendo in ogni occasione, continuerà ad essere improntato alla ricerca ed alla tutela, caso per caso, dei soli interessi generali della Città e nel rispetto delle diverse grandi questioni che ci vedono co-protagonisti, fusione in primis, non avendo alcuna malcelata intenzione di essere complice in modo subdolo – conclude CAPUTO – così come accaduto con gli esecutivi LONGO e ANTONIOTTI, della caduta anticipata di un governo cittadino democraticamente scelto dagli elettori.