Sono l’Ispettore Capo Salvatore Iacoi, autore del libo “Una finestra sull’Amministrazione della Polizia e della Giustizia” e chiedo di volermi consentire il diritto di replica al comunicato dell’Amministrazione comunale di Rossano, pubblicato sulle testate On-line e sul giornale “Il Quotidiano”, rispettivamente del 12 e 13 settembre 2017, con il quale vengo criticato in modo aspro, feroce, e menzognero.
Diversamente da quanto affermato dall’Amministrazione comunale di Rossano, la presentazione del mio libro è stata censurata con il divieto della sala rossa di Palazzo San Bernardino in Rossano, disposta con la seguente motivazione del Vice Sindaco Aldo Zagarese, Prot. Nr. 33229/Gab del 05/09/2017 il quale mi ha scritto “Omissis avendo in data odierna potuto prendere visione del libro….i cui contenuti non appaiono, ad avviso dello scrivente,….. si revoca quanto precedentemente autorizzato...” allego copia della nota per la verifica giornalistica.
Sempre il Vice Sindaco di Rossano Aldo Zagarese mi ha censurato la presentazione del libro anche nella piazza Steri scrivendo a mano, sulla mia richiesta, che “Omissis…il libro in questione tratta tematiche anche a carattere scandalistico e dunque non idonee ad essere illustrate nella pubblica piazza per la varietà di avventori…” allego copia della nota per la verifica giornalistica.
Quindi, il Vice Sindaco di Rossano ha sindacato il contenuto del libro, ritenendolo a parer suo non idoneo ad essere presentato in un luogo comunale come la sala rossa e nemmeno nella pubblica piazza.
Ora, apprendo dal comunicato stampa del comune di Rossano che la censura non è tale perché intervenuta per finalità ed obbiettivi di interesse generale, ragioni di opportunità e di ordine pubblico.
Naturalmente l’Amministrazione comunale non dice in forza di quale legge le ragioni di interesse generale, opportunità ed ordine pubblico sono stati loro demandati, anche perché tale norma non esiste.
Per quanto attiene poi l’ordine pubblico voglio rammendare che il Vice sindaco di Rossano Aldo Zagarese non è né Autorità Provinciale né Autorità locale di Pubblica Sicurezza che, come certamente i lettori sanno sono rispettivamente il Questore di Cosenza ed il dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Rossano, i quali NON hanno emanato nessuna ordinanza in tal senso.
Nel comunicato dell’Amministrazione comunale viene affermato anche che il contenuto del libro è stato pubblicizzato, ed anche codesta affermazione è destituita di ogni fondamento poiché, proprio a causa della censura del vice Sindaco di Rossano Aldo Zagarese non ho potuto presentare il libro e quindi illustrarne il contenuto.
Anzi, l’indicazione del termine “scandalistico” senza alcuna motivazione, utilizzato dal vice Sindaco di Rossano Aldo Zagarese, che ora apprendo essere fatta propria anche dall’Amministrazione comunale, che ha trasformato il mio libro di storia di un rossanese in un libro denigrato.
Ciò ha determinato una vera e propria messa al bando del mio libro, che viene ora visto come un libro denigrato dal vice sindaco Aldo Zagarese e quindi non acquistato dai potenziali acquirenti, mentre invece si tratta di un libro che parla approfonditamente delle falsità scritte sia dai vertici della Polizia di Stato che dai Giudici, che senza la censura di cui sopra, avrebbe suscitato e meritato un diverso interesse dei cittadini rossanesi e forse favorito un adeguato ed approfondito dibattito culturale.
Quindi io non sono stato favorito, ma danneggiato dal comune di Rossano che farebbe certamente meglio a riconoscere la propria sbandata istituzionale e chiedermi pubblicamente scusa con la necessaria offerta risarcitoria.
Alla conferenza stampa dell’11 u.s. ho solo parlato della censura che ho subito e non del contenuto del libro come contrariamente al vero, afferma l’Amministrazione comunale e come riscontrabile dalla copia del comunicato stampa che ho distribuito ai presenti.
Il successivo 12 u.s. poi, mi sono recato all’ufficio protocollo del comune di Rossano per lasciare copia del comunicato a ciascun consigliere ma l’ufficio protocollo non ha voluto riceverle e non potendolo depositare nella cassetta dei consiglieri in quanto non esiste, mi sono recato dal Presidente del Consiglio comunale di Rossano Avv. Rosellina Madeo, che ha ricevuto le copie e si è incaricata di informare e distribuire le copie ai consiglieri, salvo poi consegnarle al messo comunale che me le ha riportate a casa senza alcuna lettera di accompagnamento.
Allego le copie degli atti sopra richiamati.
Tanto per onorare la verità confidando nella pubblicazione
Rossano 13 settembre 2017
Con Osservanza