Fusione si – Fusione NO
Coloro che hanno pensato a questa fusione come alla soluzione definitiva dell’arretramento del nostro territorio, mettendo improvvisamente in salvaguardia tutta la classe politica in blocco, che invece è la vera responsabile della qualità della vita di una città, vedi a mero esempio tutti i discorsi sulla Raggi a Roma, non si dice che Roma è una metropoli, ma si richiama lei alle sue responsabilità la politiche!
Costoro si assumono una enorme responsabilità verso le città di Rossano e Corigliano, quella di stendere non un velo ma questa volta si un vero e proprio lenzuolo sulle responsabilità della politica fino ad oggi, usano questa operazione come una vera e propria arma di distrazione di massa!
Qui in Calabria, infatti, invece di chiamare le cose col loro nome e dare la responsabilità a chi ce le ha, siamo improvvisamente impazziti, abbiamo trovato nei gangli della legge Del Rio una lampada che qualcuno si è messo a strofinare aspettando che venga fuori il genio che si chiama
” FUSIONE” al quale chiedere l’esaudimento di tutti i bisogni che dall’unità d’Italia ad oggi non abbiamo saputo soddisfare.
Ecco questo metodo, cari concittadini Rossanesi e Coriglianesi, è un modo scorretto per dare un colpo di spugna alle reponsabilità politiche dei nostri cittadini che in questi decenni abbiamo scelto a rappresentarci nei luoghi deputati: Enti, Province Regione e perchè no Governo.
Quindi ma quale controparte, di quale supremazia di Cosenza sui nostri paesi si va parlando, Cosenza rappresenta il sistema di controllo e di gerarchia della distribuzione del potere sui territori, lo specchio delle nostre azioni politiche, le ragioni per le quali ci si stracciano le vesti contro Cosenza possono essere riverberate da tutti i comuni del territorio provinciale, in quanto rappresentante del potere centrale.
Piuttosto ci si domandi perchè questi due nostri grandi paesi, questa volta si, con un bacino di 80.000 abitanti non siano riusciti ad esprimere uno straccio di rappresentante in seno all’organo Provinciale! ci diano una risposta a questa domanda i proponenti del ” grande è bello, grande è forte”, poi quando ne hanno avuto la possibilità di dimostrare la grandezza e la forza di questo territorio si sono sbranati tra di loro come belve, portando i loro omaggi e voti guarda caso a chi? ai cosentini, la fiera dell’ipocrisia!
Siamo seri, la sinergia tra le nostre due belle città non è un’opzione, ma una necessità oltre che una vera aspirazione di crescita ed ottimizzazione delle qualità in comune mai messe a frutto, proprio a causa dell’insipienza dell’ingordigia, della grettezza delle classi politiche che si sono, ad oggi, avvicendate al loro governo.
Tuttavia è un’operazione complessa e delicata che va perseguita con sale e sapienza, ottemperando nelle giuste dosi norme, economie e cultura in una progettualità di scala complessa, come si usa dire ora, con un ingrediente fondamentale senza il quale non si fa un solo passo avanti: LA PARTECIPAZIONE dei cittadini, e questo non è populismo, ma il cardine di tutte le nuove normative anche regionali e d europee, senza lampade e geni perché ormai noi che votiamo “NO” siamo diventati grandi ed a queste favole non ci crediamo più!