Sabato comizio di Lucisano&C. Le minoranze chiedono a Mascaro di accelerare verso la fusione
«Se tenteremo di far cadere questa amministrazione comunale? Sabato incontreremo i nostri elettori in un pubblico comizio e se ci chiederanno di agire in quella direzione, non esiteremo». Parola di Piero Lucisano.
Dopo una pausa durata qualche mese, anche in attesa dell’esito referendario sulla fusione dei comuni di Corigliano e Rossano, tornano a spirare venti di tempesta in seno all’amministrazione comunale rossanese. A soffiare sul fuoco per levare via la cenere e far ardere nuovamente le braci, ci pensa il consigliere comunale Piero Lucisano, deus ex machina del gruppo consiliare “Mascaro sindaco” nel quale è traghettato qualche mese fa dopo aver rotto con Il Coraggio di Cambiare.
Una migrazione vera e propria, avvenuta nel maggio scorso, verso il gruppo della “padrona di casa” Patrizia Curia: insieme a Lucisano traslocarono Enza Curia dal Pd ed i “dissidenti” del Cci Paolo Librandi, Giuseppe Falco e Nunzio Farfalla.
“Mascaro sindaco” è, dunque, oggi un gruppo consiliare consistente, forte, alla stregua del Cci (che vanta anch’esso sei consiglieri). Lucisano & C. vorrebbero contare, evidentemente, di più anche nella stanza dei bottoni, ovvero in giunta.
Nelle scorse settimane, in proposito, si era sparsa la ventilata l’ipotesi di una nomina di Librandi ad assessore ma, evidentemente, le “trattative” col sindaco devono essersi arenate se è vero com’è vero che Lucisano ed altri rappresentanti del gruppo incontreranno i cittadini, con tanto di richiesta protocollata per l’utilizzo del luogo, sabato prossimo in piazza Bernardino Le fosse alle 17,30.
Un comizio ufficialmente richiesto per discutere di fusione e delle prospettive di questo importante processo sociale. Ma che di certo trasborderà verso altre direzioni.
«Tireremo le somme, faremo il punto della situazione con i nostri elettori – aggiunge Lucisano – e dopo una attenta analisi politica valuteremo il da farsi. Confermo anche che fra noi e l’amministrazione comunale c’è forte maretta. Se proveremo a farla cadere? Se dall’incontro con i rossanesi scaturirà questa necessità, non esiteremo a fuoriuscire dalla maggioranza di governo e sì, potremmo anche tentare di far cadere l’amministrazione».
Come? Con dimissioni un minimo di 13 consiglieri comunali (la metà più uno), un po’ come accaduto contro Antoniotti due anni fa.
Probabile, dunque, che il gruppo “Mascaro Sindaco”, qualora decidesse di agire in tal senso, possa chiedere l’appoggio della larga minoranza in consiglio comunale, composta, ad oggi da dodici (sulla carta), consiglieri ma che potrebbe calare di qualche unità a seconda di che aria tira e degli “inciuci” – leggasi simpatie fra taluni esponenti della minoranza stessa ed il governo cittadino – già palesatisi in alcune occasioni.
Insomma, la somma dei numeri che compongono la minoranza e ed il gruppo consiliare “Mascaro Sindaco” potrebbe rappresentare per l’amministrazione in carica un cocktail micidiale.
A maggior ragione se si considerano anche le richieste presentate in questi giorni, a proposito di fusione, al sindaco Stefano Mascaro. In un incontro tenutosi nei giorni scorsi i rappresentanti delle opposizioni hanno invitato il primo cittadino, a chiare lettere, a proseguire spedito, senza alcun tentennamento, verso la fusione di Corigliano e Rossano.
Qualora si tentasse di organizzare qualunque sorta di rallentamento del processo – contrariamente all’espressione democratica delle due popolazioni avvenuta col referendum dello scorso 22 ottobre – allora anche dai banchi delle responsabili (fino ad oggi) opposizioni potrebbero partire venti di tempesta ed addirittura un tentativo di “golpe”.
Luca Latella