Qualcuno, malpensante, se ne trovano sempre di questi tempi, si comincia a chiedere a cosa serva spendere soldi sui “rami secchi” delle ferrovie dello Stato, come la nostra tratta, dove le maestre ormai portano i bambini a vedere i treni quando passano tanto sono una rarità.

 Infatti i 600 milioni spesi per il riammodernamento della ferrovia Jonica sembrano proprio come i soldi spesi per un paio di scarpe nuove, di marca, costose, da mettere ai piedi di un morto! Ma se il morto si chiama Lazzaro allora tutto ha un senso specie se Lazzaro è un privato che fa di cognome Montezemolo o giù di lì!
Auguri, Mario Gallina