Regione orientata a proseguire l’iter nei tempi previsti come rischiesto dal voto popolare. Commissariamento a febbraio-marzo
Anno nuovo, “vita nuova”, verrebbe da dire. Mai come in questo caso se ci si concentra sulle dinamiche sociali del territorio: la fusione dei comuni di Corigliano e Rossano.
La quale, ormai sancita dall’abbondante voto popolare, prosegue nel suo iter procedurale. Dopo il voto referendario del 22 ottobre scorso, la proposta di legge “Graziano” è in fase di commissione e poi sarà portata in Consiglio regionale per l’approvazione. Che – si badi bene – sarà scontata proprio per come ha decretato il popolo con il referendum “consultivo”.
Bisognerà capire solo la tempistica, il quando. Perché a parte le insulse volontà del “club del 2021” – quella certa politica che vorrebbe l’approvazione della legge subito ma con decorrenza 2020-21 – le audizioni di martedì prossimo a Palazzo Campanella, in prima commissione regionale presieduta da Franco Sergio, saranno da preludio al passaggio in Consiglio regionale per l’approvazione della proposta di legge Graziano, che diventerà legge regionale a tutti gli effetti.
Martedì prossimo, il presidente Sergio ha convocato fra gli altri, i due sindaci Stefano Mascaro Mascaro e Giuseppe Geraci, il presidente del consiglio comunale di Rossano Rosellina Madeo, il coordinatore delle 100 associazioni Amerigo Minnicelli e l’ex parlamentare Giovanni Dima.
I ben informati delle evoluzioni politiche calabresi sostengono che la Regione andrà avanti comunque e nei tempi previsti, quindi con l’approvazione della legge entro febbraio-marzo che comporterà lo scioglimento delle due amministrazioni ed il commissariamento traghettatore fino a nuove elezioni, anche se dovessero giungere, da una o più parti, richieste contrarie alla volontà del popolo espresso attraverso le urne il 22 ottobre, ovvero di posticipare l’entrata in vigore della legge.
Difficile da stabilire, invece, quando l’ormai comune di Corigliano-Rossano andrà al voto per eleggere la nuova e unica amministrazione. L’arrivo imminente del commissario potrebbe produrre come conseguenza le elezioni a giugno 2018. Non sono però da escludere a priori, previa autorizzazione ministeriale apposita, nella tornata autunnale o nella primavera 2019.
COMITATO 100 ASSOCIAZIONI & GRAZIANO. A proposito di 100 associazioni, nella riunione di ieri sera all’Hotel San Luca (foto), il comitato ha proposto a Giuseppe Graziano di far parte della delegazione sulla via di Reggio con Minnicelli ed altri. L’ex consigliere regionale, fuori da Palazzo Campanella per un ricorso, secondo il comitato sarebbe importantissimo rappresentante e trait d’union perché membro del comitato stesso (tra l’altro ci sarà anche Dima), ma soprattutto nelle sue vesti di estensore della proposta di legge e, fino a qualche settimana fa, di relatore ufficiale. Graziano ha preso tempo per le ovvie considerazioni ma non ha risposto negativamente. Se ne saprà di più nei prossimi giorni.
Giuseppe Graziano anche se ha dovuto svestire i panni del consigliere regionale, in attesa del Consiglio di Stato, non ha mollato un attimo sulla fusione, anzi.
Ecco perché la presenza sarebbe importante per tutti.
Luca Latella