Domani si riscriverà la storia di questo territorio. Il Consiglio regionale approverà la legge “Graziano” sulla fusione dei comuni di Corigliano Rossano. Domani, anche se la legge decorre dall’1 marzo 2018, sarà posata la “prima pietra” della città “unica”, poi il tempo degli adempimenti burocratici…
…la pubblicazione della legge sul Burc, e verranno dichiarate sciolte le amministrazioni in carica (consigli comunali e giunte) di Corigliano e Rossano (si presume a marzo) con l’arrivo commissario prefettizio – forse una “triade” come ha lasciato intendere il vice presidente della giunta regionale, Antonio Viscomi – che reggerà la nascente amministrazione unica con il supporto dei due sindaci Giuseppe Geraci e Stefano Mascaro.
Insomma, dopo secoli, coriglianesi e rossanesi inizieranno a scrivere una nuova pagina di storia per le due comunità che pian piano diverranno una, grazie ad un processo sociale nato dal basso nel 2014, anno in cui il Comitato delle 100 associazioni per la fusione ha inviato l’appello agli allora sindaci Giuseppe Antoniotti e Giuseppe Geraci.
Quindi le approvazioni delle delibere dei due comuni nel 2015 a Rossano e nel 2016 a Corigliano, l’approvazione della proposta di legge regionale proposta dall’ex consigliere regionale Giuseppe Graziano a gennaio 2017, il referendum popolare che ha confermato la volontà dei popoli di procedere con la fusione il 22 ottobre scorso ed ora il consiglio regionale che approverà la legge: sono state queste le tappe salienti del “miracolo” progettuale voluto dalla gente.
Sì, un vero e proprio miracolo sociale, condotto e portato avanti dai tanti comitati pro fusione (da “Fiori d’Arancio”, a tutte le sezioni di “Un Co-Ro di Sì”, “Insieme si può”, “Un Mare di sì” ecc.) che si sono radicati nel tempo sul territorio, migliaia di liberi cittadini, che hanno creduto che si può tentare di invertire una rotta che ha condotto al disastro questo territorio.
Giusto per dare un po’ di numeri, è bene ricordare che Corigliano Rossano sarà la terza città della dopo Reggio e Catanzaro, la prima come estensione territoriale, la 66a in Italia. Non di certo di poco conto.
A proposito di Comitato delle 100 associazioni, una folta delegazione si recherà a Reggio Calabria per assistere ai lavori consiliari previsti a Palazzo Campanella con inizio alle 15.
Insomma da adesso in poi inizierà la vera sfida. Coriglianesi e rossanesi dovranno camminare a braccetto per costruire un futuro migliore. Partendo dalle urne del 4 marzo, dalle elezioni politiche per il rinnovo di Camera, Senato e Governo centrale prossimo. Con la matita in mano, quella domenica di marzo, ci si dovrà ricordare di chi ha tentato di ostacolare questo processo di fusione – perché potrebbe risultare anacronistico ed inadatto – ed invece chi si è strenuamente battuto, offrendo la possibilità al popolo di decidere proprio attraverso quel referendum che qualcuno voleva, invece, cancellare. Ma soprattutto bisognerà ricordarsene alle prime elezioni amministrative del comune unico.
Luca Latella