S’intitola “Pizzica, calata, nchijanata… Le suonate di Luigi Nigro, musicista popolare della Calabria” e si configura come un’opera gradevole e interessante, molto attuale in questi giorni di festività natalizie. Un excursus storico-culturale utile anche e soprattutto per acquisire la consapevolezza che il comune di Corigliano Rossano può annoverare, tra i suoi figli, uno zampognaro.
Luigi Nigro, questo il nome dell’artista locale, pastore di capre di contrada Amica di Rossano, per un lungo periodo di tempo comprendente l’adolescenza e la giovinezza ha vissuto in un’azienda della località Castello, dove lavorava con suo padre, nel territorio di Corigliano. È nato in Francia nel 1970 a Villiers le Bel, nei pressi di Parigi, dove i suoi genitori erano emigrati. Musicista, suona la zampogna surdulina (ciaramedda), la chitarra battente, il mandolino, l’organetto a due e a quattro bassi, il flauto dritto (frischiettu), il tamburello. Accorda campanacci per capre e pecore. È intagliatore di legno e abile costruttore di zampogne e di altri strumenti musicali, di collari per il bestiame, di bastoni e altro, che rifinisce con accurata precisione e decora con precise e delicate incisioni a punta di coltello. Tutta la sua famiglia è originaria di Longobucco. Suo nonno paterno, Angelo Serafino, familiarmente chiamato Nicola, e suo padre, Domenico, sono stati pastori di capre. Luigi ha intrecciato intensamente la sua vita a quella di tanti altri pastori, mandriani, musicisti e cantori, costruttori di strumenti musicali, intagliatori e artigiani, recependone le competenze e arricchendo il suo bagaglio di saperi. Oggi Luigi Nigro è uno dei suonatori e costruttori di zampogne tra i più conosciuti e apprezzati nel territorio della Sila Greca, fra la fiumara Trionto e il fiume Crati.
“Nonostante la giovane età, egli – scrive il portale Taranta.it – rappresenta un esempio fuori dall’ordinario di appartenenza a un orizzonte culturale dell’oralità. Il suo sapere, la sua pratica lavorativa, la sua tecnica musicale e artigianale sono state apprese mediante una didattica bocca-orecchio, attraverso la mediazione del racconto, tramite l’osservazione, l’imitazione e l’ascolto di quanti, intorno a lui, in particolare suo nonno, svolgevano le diverse attività, conducevano la propria vita. Luigi Nigro costruisce zampogne di tipo surdulina, il modello più diffuso nel territorio a cavallo del massiccio del Pollino e prevalente nella provincia di Cosenza. Gli strumenti sono realizzati interamente a mano utilizzando accetta, coltello, trapano, sgorbia ad anello, carta vetrata. Il compact disc contiene 28 brani strumentali eseguiti con diverse misure e varianti di zampogna surdulina, con chitarra battente, con organetto a due e a quattro bassi, con flauto dritto, con armonica a bocca e, in alcuni casi, con l’accompagnamento di tamburello. Si aggiunge un brano cantato accompagnato con la chitarra battente. Il repertorio appartiene interamente all’ambito contadino-pastorale. Comprende un multiforme insieme di suonate da ballo, tarantelle, abballi, pizziche, polke, mazurche, insieme ad alcune suonate cerimoniali per il periodo natalizio. Una parte rilevante del repertorio è costituita da un’ampia e articolata serie di brani per zampogna direttamente collegati all’allevamento del bestiame”.
Fabio Pistoia