’Accusato di abuso d’ufficio e corruzione per irregolarita’ in appalti, Mario Oliverio, il presidente con l’obbligo di dimora nella sua abitazione di San Giovanni in Fiore ,non demorde nella sua opera di gestione politica fallimentare che va dai rifiuti al collasso della Sanita’. ’L’ultimo atto di prepotenza adottato contro ogni logica di ”collaborazione tra istituzioni” e’ quello della riconferma, almeno nella maggior parte, dei commissari alle aziende sanitarie regionali.

 In pratica una sfacciata riproposizione di una gestione che ha fatto acqua da tutte le parti, sulla pelle dei cittadini calabresi che continuano a pagare un debito che dal 2014 (amministrazione Oliverio) al 2018 e’ salito a 180 milioni di euro, mentre sono scesi fortemente in basso i livelli essenziali di assistenza. ”Il numero dei cittadini calabresi – confessa Oliverio in un suo intervento del novembre scorso a Cosenza- che per curarsi, sono costretti a rivolgersi a strutture sanitarie esterne alla nostra regione, e’ in progressivo aumento; negli ospedali la situazione e’ al collasso ”. Il presidente con ”l’obbligo di dimora” a fronte di una cosi’ disastrata situazione ritiene di sfuggire alle sue responsabilita’ sollevando il ‘’conflitto di attribuzione’ dinanzi alla Corte Costituzionale nei confronti della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 7 dicembre scorso con cui e’ stata disposta l’ulteriore prosecuzione dell’istituto di commissariamento statale per i disavanzi del sistema sanitario.
Certo si sarebbe potuto adottare molto prima tale provvedimento, facendo risparmiare quantomeno denaro pubblico, sol che il Ministro della Sanita’ avesse prestato l’attenzione che meritava ad una sollecitazione, tramite un’interrogazione parlamentare del senatore Claudio Barbaro nel gruppo della Lega, sui ‘’tempi per procedere alla nomima di un nuovo commissario’’ anche in considerazione della presa d’atto( cosi’ come annunciato dal Sottosegretario per la Salute il 13 luglio scorso), da parte del Ministero del ‘’fallimento della gestione commissariale che risale al 12 marzo 2015 ‘’. Facciamo appello, pertanto, non solo alle forze politiche di opposizione in seno al consiglio regionale, ma anche ai consiglieri che sono usciti dalla maggioranza, per un ‘’sussulto di moralita’’’: una mozione di sfiducia in Consiglio per costringere Oliverio a lasciare la poltrona a cui tanto e’ legato. Lo si deve ai calabresi , lo si deve alla Calabria.

Coordinamento regionale Movimento Nazionale per la Sovranita’-Calabria