Da alcuni giovani miei ex studenti ed ora seri professionisti è giunta la richiesta di esprimere qualche mia riflessione sulla prossima campagna elettorale, indetta per dare un unico governo alle due città di Corigliano-Rossano. Anche se da un angolo visuale molto ristretto della mia turris eburnea in cui vivo, lontano dal clamore e dagli eventi che si susseguono nelle due piazze, accolgo la loro richiesta 

per invitare i giovani che sono stati i veri artefici della vittoria referendaria a scrollarsi i padri e i padrini, spogliandosi delle ormai desuete categorie di destra e sinistra e di guardare al futuro, voltando le spalle verso un passato che non potrà tornare e senza aver timore del nuovo che verrà. Mi rivolgo ai giovani liberi che non sono vittime delle loro puerili vanità, perché facciano rete non dividendosi in nome di false ideologie per conto di falsi profeti. Ognuno abbia la forza dell’umiltà e mettersi al servizio di un processo, la nascita di questa nuova e grande Città, che non si esaurisce con l’apertura delle urne, ma che richiede lo sforzo, la passione, le intelligenze di saper guardare verso le future generazioni. A me non resta che augurarvi di essere protagonisti ed artefici del vostro futuro.
Gian Pietro Calabrò
Già Professore ordinario. Università della Calabria