Nella costruzione della Nuova Citta’ dell’Ionio, ovvero del nuovo Comune Corigliano-Rossano lo Statuto ne rappresenta le fondamenta. Per questo apprezzo le motivazioni (rpt motivazioni) del Commissario Bagnato per spiegare il suo ”impegno statutario”’ ma non condivido l’iniziativa conseguente finalizzata alla redazione di uno ”schema di statuto”, una sorta di ”cadeau” di fine mandato .
Piu’ che un ”regalo”, dunque disinteressato, rischia di apparire come un oggettivo condizionamento di un diritto-dovere che appartiene ai rappresentanti del popolo, ovvero al nuovo Consiglio Comunale. E’ un fatto noto, nonostante non siano mancate le sollecitazioni, l’inerzia, quasi l’indifferenza, dei consigli comunali di Rossano e Corigliano nella gestione del processo di fusione, mentre i sindaci dei rispettivi comuni facevano a gara nel renderne difficoltoso il cammino.
E’ un dato, comunque, che, in ”zona cesarini”, sia da Corigliano, sia da Rossano, sono venute una serie di indicazioni, racchiuse in delibere consiliari, che se il Commissario le avesse almeno lette, si sarebbe reso conto che non c’era bisogno di ricorrere alla fondazione Mortati per redigere lo Statuto. Il Commissario, nominato e non eletto, a quanto pare, pero’, vuole essere considerato un ”membro costituente”, anche se a futura memoria , dell’ assemblea consiliare che, in nome della sovranita’ popolare, governera’, in ”spirito costituente”, il nuovo Comune.
Non puo’ che essere una nobile aspirazione , ma bisogna lasciare ai rappresentanti del popolo, in piena liberta’ e senza condizionamenti, il dovere di svolgere il loro compito. Renda utile il lavoro della fondazione, modifichi la delibera e chieda alle competenze impegnate di avviare ”un’indagine conoscitiva sugli argomenti inerenti allo Statuto comunale”, cosi’ come e’ scritto nel protocollo d’intesa. E magari allarghi l’indagine al confronto in essere avviato dalla Conferenza Stato-Citta’ per arrivare alla stesura di linee guida per un nuovo testo unico sugli enti locali che comprenda la revisione del ruolo e delle funzioni delle province e piu’ in generale del ruolo delle regioni nella gestione associata delle funzioni e dei servizi comunali.
Ricerca, si’ ,”Schema” di Statuto no, grazie.
Domenico Campana