ROSSANO – I riti della Settimana Santa, di antica tradizione, fanno rivivere nella nostra comunità rossanese una forte emozione e una grande partecipazione coinvolgendo l’intera comunità cittadina. L’appuntamento centrale di tutti i riti si vive nel pomeriggio del Venerdì Santo con la suggestiva processione dei “Misteri”, che poi culminerà con la Pasqua di Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Tutti i fedeli siamo invitati a partecipare attivamente, giovani e anziani affinché questa tradizione possa di più radicarsi per le generazioni future. A tale proposito la Confraternita dell’Addolorata, a nome del Padre Spirituale, don Pietro Madeo, il Priore, Rag. Alberto Garofalo ed il Direttivo tutto, come ogni anno, attraverso gli organi d’informazione e/o sul nostro Sito web: www.arciconfraternitarossano.it e i nostri account e pagina ufficiale di Facebook, vogliono ricordare ai fedeli e appassionati amanti della tradizione che il giorno 10 marzo 2019, alle ore 17, inizieranno le iscrizioni e le prenotazioni per la processione dei “Misteri” del Venerdì Santo e si protrarranno ogni sabato dalle ore 17 alle ore 18 presso la Chiesa della SS. Addolorata. Coloro che vorranno partecipare potranno rivolgersi ai confratelli della Confraternita appositamente incaricati. Si ricorda, inoltre, per i portanti della SANTA BARA che coloro i quali per tre volte nell’ultimo quinquennio hanno portato il Santo “Mistero” sono pregati, in coscienza, di non presentarsi per tale incombenza, ma lo possono fare tranquillamente per le altre statue. Da tener presente, come del resto è un’antifona che viene sottolineata ogni anno che: “La Processione, di antica tradizione, vuole proporre a tutti la riflessione su alcuni momenti (i “Misteri”) della Passione del Signore, in attesa della sua Resurrezione. La significativa manifestazione religiosa, pertanto, più che ad esigenze di folklore, deve rispondere ad un sincero sentimento di fede. Ci si auspica che la commemorazione dell’evento, possa quindi scuotere la coscienza di ogni cristiano che, davanti a Cristo sofferente, possa sentirsi coinvolto ed impegnato nella salvezza del mondo”.
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Giuseppe Calarota