Una splendida domenica di marzo presso il cinema-teatro San Marco di Corigliano-Rossano. A scaldare i cuori e accendere gli animi dei numerosi presenti non sono stati, tuttavia, i raggi di sole della mattutina primavera. Un tepore di differente natura ha infatti avvolto coloro i quali si sono riversati in massa all’appuntamento politico clou della competizione elettorale ormai alle porte in vista delle Amministrative del prossimo 26 maggio: l’attesa e l’entusiasmo per l’ufficializzazione della candidatura di Gino Promenzio a Sindaco della nuova e unica grande città della Sibaritide.

Neppure 50 anni d’età e già ortopedico di fama internazionale, tra i ‘padri’ della fusione tra le viciniori realtà municipali di Corigliano Calabro e Rossano, il dottor Promenzio è sostenuto da “Civico e Popolare”, un’ampia coalizione che raggruppa esponenti della società civile e del mondo delle professioni provenienti da differenti ambiti politici, sia centrosinistra che centrodestra, nonché molti cittadini che hanno deciso d’impegnarsi direttamente e cimentarsi con le urne per la prima volta perché fortemente motivati dalla presenza dello stesso Promenzio, nei confronti del quale coltivano sentimenti di stima e fiducia.
Il medico cresciuto a Schiavonea, che incarna anzitutto con la sua storia personale l’imprescindibile cammino unitario delle comunità di Corigliano e Rossano, oggi finalmente confluite in una sola identità istituzionale, ha così chiamato attorno a sé sostenitori e simpatizzanti, tanti e tali da riempire il cinema-teatro San Marco. L’occasione è stata appunto dettata dalla sua ufficializzazione alla ‘corsa’ alla carica di primo cittadino con l’annessa presentazione del suo programma fondato sull’idea di una “Città a misura di bambino”, improntata alla vivibilità e alla fondamentale attenzione dei confronti dell’ambiente e del welfare. Cultura e sociale sono infatti alla base del progetto di Promenzio, un progetto che è tutt’altro rispetto ad un irrealizzabile ‘libro dei sogni’; il suo programma di governo è avveniristico ma non utopistico, capace di attuare grandi trasformazioni del territorio e del tessuto sociale ma senza effettuare voli pindarici, bensì incidendo ‘dal basso’ con piccoli ma strategici interventi destinati a cambiare radicalmente in meglio la quotidianità di tutti i cittadini.
“Quella che noi andremo a costruire e governare insieme – ha spiegato Gino Promenzio nel suo interessante intervento, durato poco meno di un’ora e non configuratosi come il classico comizio – è una grande città ispirata alla Bellezza e alle Regole, nella quale ciascuno apporterà il proprio contributo, in base a peculiarità e competenze, e nella quale il merito sarà premiato. Tante e tutte impegnative – ha proseguito Promenzio – le sfide che ci attendono: dalla riconversione della centrale Enel alla realizzazione dell’Ospedale unico della Sibaritide, dalla questione Crati (con un caloroso pensiero rivolto alle famiglie di Thurio e Ministalla colpite dall’alluvione verificatosi nei mesi scorsi) alla scuola come pilastro della nuova città, richiamando gli studi sulla letteratura per l’infanzia compiuti da un illustre coriglianese prematuramente scomparso, Carmine De Luca. Proposte, progetti, idee – ha aggiunto il candidato a Sindaco – frutto di un’elaborazione congiunta di ben 21 tra associazioni, partiti, movimenti, comitati civici (ed altri che si andranno ad aggiungere ufficialmente nelle prossime ore) che hanno sposato questo nostro percorso improntato alla legalità e alla trasparenza, rinunciando ai rispettivi simboli senza però mai rinnegare origini e militanza”.
Molto innovativa l’idea di Promenzio di raccontare il proprio cammino personale e professionale con l’esclusivo ausilio di decine di diapositive, afferenti sia ricordi familiari e intime esperienze umane e professionali, amicizie coltivate, ma soprattutto denunce di problematiche che affliggono il territorio e proposte operative per la loro definitiva risoluzione. “Diciamo no ai voti provenienti da ambienti contigui alla criminalità organizzata e ai cosiddetti colletti bianchi – ha dichiarato Promenzio – perché noi siamo schierati dalla parte di chi vive e lavora onestamente e si batte per una società giusta e libera da qualsivoglia forma di condizionamento”.
A dir poco emozionante il momento nel quale Caterina Villirillo, madre di Giuseppe Parretta, il giovane ucciso a colpi di pistola a Crotone per una discussione con un vicino di casa, è salita sul palco per testimoniare vicinanza e gratitudine a Promenzio per il supporto e l’assistenza sempre ricevuta, un rapporto tra i due fondato sulla ricerca della verità e sulla lotta alla violenza e in particolare al femminicidio (toccante l’applauso della platea rivolto ai genitori della giovanissima Fabiana Luzzi).
“Gino, uno di noi!”: questo il leit-motiv delle migliaia di persone accorse al San Marco di Corigliano-Rossano che credono nell’uomo, nel professionista, nell’amico. Gino Promenzio Sindaco: l’avventura è partita e l’entusiasmo è già alle stelle.
Fabio Pistoia