L’ambizione,oggi, di ogni aspirante politico di turno, latente o emergente, non è tanto quella di essere temuto come una volta, quanto di essere rispettato e amato dai suoi concittadini, in modo che lui, politico di “razza” venga ritenuto un benefattore e quasi un salvatore della nostra comunità. Costui, per realizzare la sua pretesa, crea e ingingantisce mediaticamente ogni pericolo reale o immaginario, costringendo moralmente i cittadini della comunità a credere che solo Lui , messia di turno, è scelto e e inviato a proteggerci, difenderci e integrarci.
Attenti dunque! Chi si presenta come Politico di Razza non è che un Parassita!!!
Questo purtroppo fa parte di quel Sistema che ci porta alla Paralisi. Infatti come a volte per paura degli altri ci si isola, come per timore del maltempo o di attentati non ci si muove, come per paura del peccato si reprime la propria vitalità e per paura della malattie ci si ammala, così si rischia di non accorgersi più di questo pericolo se non quando questo è reale ed è ormai troppo tardi.
I nostrani aspiranti politici comprendono molto bene questa situazione e allora per loro è fondamentale che il popolo viva sempre sotto una cappa costante di allarmismi crescenti. Costoro pretendono che noi siamo sempre remissivi e lasciati in una situazione di soggezione nei loro confronti, ritenendosi loro autentici liberatori di ogni oppressione e risolutori di ogni contingenza sociale. Infatti enfatizzano ogni aspetto della vita quotidiana, esasperandola e drammatizzandola, per cui gli stessi problemi della società diventano tutti una emergenza , una catastrofe e la soluzione è demandata solo alla loro magica bravura, esercitata nel potere propagandato però come servizio al cittadino.
Nei momenti di crisi, come quella attuale, nel popolo diventa allora spasmodica la ricerca di un qualcuno che ponga immediatamente rimedio alla situaziobne di degrado, di corruzione e al dilagare del male. La storia insegna che quando a questo politico di razza viene dato credito la situazione anziché migliorare è sempre peggiorata, perchè costui si rivela o un déspota o un parassita che non vive per la politica ma vive della politica a suo uso e consumo.
La sapienza biblica ci avverte che “Chi aspetta il vento non semina mai e chi guarda le nuvole non miete mai (Qo.11,4)”,ma ciò non significa ignorare i pericoli e le difficoltà che s’incontreranno sempre nella vita comunitaria e allora è necessario saper scrutare sempre il cielo per interpretare bene i “Segni dei Tempi” per respingere tanti malauguranti uccellacci diurni e notturni, che si uniscono aggregati a storni e che gufano,mediaticamente microfonizzati, gli uni contro gli altri in ogni angolo della città.
Noi cristiani, seguaci di Cristo , che ci ha liberato dalla schiavitù della Legge, siamo chiamati a contestare e non ad applaudire questi “avventurieri”,che provocano le nostre libertà e tentano di plagiare le nostre scelte . Per noi cristiani è lo Spirito del Padre, dono del Cristo, che dirige la nostra vita.<<Il Signore è lo Spirito e dove c’è lo Spirito del Signore c’è libertà (2 Cor.3,17)>>.
Resta per noi sempre attuale il monito evangelico: <<Tra voi non sia così…(Mt.20,26)>> La stessa Chiesa ci interpella continuamente a prendere coscienza che siamo “Lievito” e “Luce” nel nostro impegno politico di condivisione, ma solo con il grembiule e con il dialogo, per sostituire i rapporti di potere con quelli di amore, quelli di dominio con quelli di servizio, quelli di interesse con quelli di generosità per la crescita più umana dell’uomo nella società.
Gesù ci ha dato l’avvertimento ed è stato molto chiaro: “Quando qualcuno vi dirà:<<Ecco il Cristo è quì>> ,oppure << E’ là>>, non credeteci, perchè sorgeranno falsi cristi e falsi profeti,” in veste di buonisti agnelli, ma in verità sono lupi rapaci (Mt.24,23-24).
Corigliano Rossano,05.04.2019. FRANCO PALMISANO